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CONTA SU DI ME
CONTA SU DI ME

22.06.2001 - Autore: Adriano Ercolani
PROFILO CRITICO
Esordio davvero molto convincente, questo dietro la macchina da presa dello sceneggiatore Kenneth Lonergan, già apprezzato autore dello script di Terapia e Pallottole (Analyze This, 1999) di Harold Ramis. A convincere prima di tutto è proprio la storia (non per niente il film ha ottenuto la nomination per la migliore sceneggiatura originale), molto ben sviluppata nel tratteggiare le diverse psicologie dei personaggi, e dotata di una delicatezza difficilmente rintracciabile nei film americani, anche quelli più intimisti. Lautore sceglie poi, molto coerentemente, una regia discreta e mai troppo presente, lasciando che siano la storia e la bravura degli attori a fare il film. Anche la messa in scena, ambientata in una piccola e tranquilla cittadina di provincia, contribuisce non poco a creare intorno alle figure un senso di intimità e pudore del tutto funzionali. Passando a valutare la prova degli attori, non possiamo accomunarli tutti in un unico applauso: Laura Linney (nomination allOscar) è molto misurata e convincente, e Matthew Broderick aderisce al suo personaggio grazie a doti di esperto caratterista; la vera sorpresa del film è però Mark Ruffalo, molto intenso nel tratteggiare la forza ed insieme la fragilità di Terry, ragazzo senza fissa dimora e soprattutto senza una vita stabile. In sintesi,la pellicola si propone come una piccola commedia dolce-amara, dal sapore domestico, intimista e delicata. Va vista da soli o in compagnia, una o più volte se si vuole, poichè ad ogni visione il ritratto proposto dell\'esistenza umana si arricchisce di un nuovo particolare.