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Come il Chievo prima pensiamo alla salvezza

Presente a Sanremo con una canzone dal sapore nettamente 'balcanico', Enrico Ruggeri ci entusiasma con un insolito brano dal ritmo trascinante. Lo abbiamo intervistato.

Sanremo 2002

14.03.2003 - Autore: Carola Benedetto
Presente a Sanremo con una canzone dal sapore nettamente \'balcanico\', Enrico Ruggeri ci entusiasma con un insolito brano dal ritmo trascinante. Lo abbiamo incontrato prima della terza serata del Festival durante la quale presenterà nuovamente la sua \"Primavera a Sarajevo\".   Che emozione hai provato nel rivederti cantare con Tozzi e Morandi ma rimixati da Fiorello?   E.R.:\"Una bella emozione, ho provato tenerezza. Le mode sono cambiate, portavo giacche che oggi sono improponibili, ero miope perché non mi ero ancora operato agli occhi. davnti al tempo che passa si prova tenerezza oltre che un grande divertimento. Trovo peraltro che Fiorello abbia fatto una performance straordinaria inoltre la sua imitazione mi lusinga. Nel mondo dell\'immagine essere imitati è un piacere.\"   Quale storia ha \"Primavera a Sarajevo\"?   E.R.:\"E\' una canzone particolare. L\'abbiamo scritta Andrea Mirò ed io a quattro mani. Ho il vantaggio che frequentando da un po\' molto assiduamente questa signorina, mi capita spesso, di notte, di avere un\'idea musicale che qualche anno fa passava per la mente e scompariva perché tempo che mi alzassi, prendessi il registratore e la fermassi su nastro quella era già andata. Ora ho il vantaggio che posso dare due colpi di gomito a lei e sveglairla. Così è stato per Primavera a Sarajevo. Andrea ha sviluppato il tema e tutto è stato scritto sull\'angolo di una settimana enigmistica inoltre lei ha curato gli arrangiamenti per tutti gli strumenti e ha diretto l\'orchestra sul palco.\"   Un pensiero su Andrea Mirò, compagna artistica e della vita   E.R.:\"Mah...le donne, che hanno fatto tante battaglie giuste, quando invece arrivano nel mondo dello spettacolo vengono giudicate solo per la lunghezza delle cosce e per i centimetri di glutei esposti. Il fatto che invece ce ne siano altre che si propongono in questo stesso ambiente in modo diverso rende onore a tutte le donne coraggiose e anche a me che ho avuto la fortuna di aver accanto una di loro. Andrea è una di quelle donne che non ha impostato la propria vita artistica e personale sulle natiche e sul seno.\"   Cosa pensi del giudizio delle classifiche che ti hanno inaspettatamente visto al terzo posto nella prima classifica?   E.R.:\"Ti rispondo come risponderebbe l\'allentore del Chievo. Innanzitutto bisogna arrivare a 41 punti per la zona salvezza, quando arriviamo lì allora pensiamo alla zona Uefa. Sono contento ma siamo solo alla prima parte di campionato.\"   Come vedi oggi la gente rispetto a quando hai iniziato a scivere canzoni   E.R.:\"La gente, il mondo è cambiato. Io credo che dopo l\'ubriacatura degli anni 80 dove la marca delle scarpe era tutto, dove i ragazzi si erano riversati assolutamente nell\'effimero adesso ci sono dei segnali di miglioramento. Per esempio spendono molti soldi per mandarsi dei messaggi, è già un passo avanti spendere per scrivere agli amici piuttosto che per comprarsi le scarpe dell\'ennesima moda. Sono per natura ottimista, credo che ci stiamo avviando verso una ripresa di valori più concreti ed intelligenti.\"
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