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CODICE SWORDFISH
"Swordfish"

30.07.2001 - Autore: Stefano Finesi
\"Swordfish\" è un thriller spionistico in cui Travolta veste i panni del perverso e seducente Gabriel Shear, pronto a tutto per mettere le mani su un bottino di tredicimila miliardi custodito dallantidroga americana dopo unoperazione di riciclaggio di denaro sporco. Per farlo, deve arruolare uno dei più celebri hacker del mondo, da poco uscito dalla galera per aver violato i computer dellFbi: Stanley alias Hugh Jackman, un Mozart nel campo della pirateria informatica.
Le situazioni sono sempre dubbie e non si capisce mai fino in fondo chi è buono e chi è cattivo.
La spettacolarità sembre essere uno dei leit motiv principali della narrazione, peraltro sostenuta da uno script robusto e originale. A testimoniarlo è la scena finale della fuga in autobus, già entrata nel mito e costata mesi di progettazione e luso sicronizzato di 15 cineprese.
La sequenza è stata girata dal vivo, senza laiuto degli effetti digitali, come anche i diversi inseguimenti mozzafiato che puntellano il film e che il regista Dominic Sena, dopo l\'esperienza di Fuori in 60 secondi, sa girare quasi ad occhi chiusi.
Il perno del fascino di Swordfish rimane però il mefistofelico protagonista de \"La febbre del sabato sera\", un attore di raro coraggio che nello scegliere ruoli complessi e distanti dagli standard hollywoodiani riesce ancora all\'età di 50 anni a rischiare, a mettersi in gioco. A vincere.