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Cocco Bill va in tv

Le avventure del mitico cowboy Cocco Bill, personaggio nato dall'estro di Jacovitti, sono diventate un cartoon in onda sulla Rai. Un esperimento, un omaggio al grande artista.

Cocco bill

19.05.2009 - Autore: Roberto Arduini
Cocco Bill è il personaggio più conosciuto e anche più riuscito fra i tanti creati da quel genio del fumetto italiano che risponde al nome di Benito Jacovitti. Ideato nel 1957 per le pagine del supplemento a fumetti \"Il Giorno Ragazzi\", Cocco Bill è diventato ora il protagonista di una serie animata trasmessa da Rai Due ogni domenica alle 20.00. In tutto ventisei episodi, di 13 ciascuno, realizzati dalla De Mas & Partners in coproduzione con la tv pubblica promettono di ridare nuova vita a quella figura che negli anni passati ha catturato la fantasia dei lettori del Corrierino dei Piccoli, de Il Giornalino e di TV Junior. La serie animata ricalca fedelmente le storie originali ambientate di volta in volta nel lontano West tra terribili tribù indiane, come quella degli Apaciones e degli Sciosciones, tra gli scontri della Rivoluzione messicana e nelle fredde e impervie terre del Canada. Il grande successo riscosso a suo tempo dal fumetto era dovuto, oltre alle simpatiche gag ideate da Jacovitti, anche alla buona sceneggiatura delle storie. Infatti \"Jac\" nelle sue tavole aveva introdotto sapientemente tutti i luoghi comuni del western classico, come la corsa all\'oro, la conquista della Frontiera, le scazzottate nei saloon, i banditi e gli sceriffi, i contadini e i soldati, le città dei minatori e quelle fantasma.Le avventure di Cocco Bill si ispirano liberamente al vecchio West, ma la concatenazione degli eventi non segue fedelmente gli eventi storici. Anche se il primo episodio della serie è datato 1870, i successivi non seguono, volutamente, una vera e propria sequenza cronologica. Una scelta che ha permesso a Jacovitti di spaziare tranquillamente dall\'inizio del periodo della conquista della Frontiera fino alla Guerra di Secessione, convivendo con anacronismi spesso colossali, comunque in linea con l\'originalità del personaggio. Altri elementi curiosi del fumetto sono la mira e la velocità di tiro di Cocco Bill, che sono incredibili: in genere spara con la pistola, ma per difesa e sopravvivenza non disdegna talvolta l\'uso del fucile e del coltello. A coprirgli le spalle, armato di un glorioso Winchester, c\'è il suo cavallo Trottalemme, inseparabile compagno di tutte le avventure che prende parte attiva alle vicende e non svolge solo passivamente la parte di animale da cavalcare: lo si può di vedere mentre fuma, parla, tira calci, digrigna i denti, sorride, fa scherzi o litiga col suo padrone. Di volta in volta Trottalemme assume il ruolo di mamma, angelo custode, amico, guardia del corpo, tutore e consigliere di Cocco Bill, che ricambia l\'affetto concessogli dal cavallo in maniera semplice: una robusta dose giornaliera di avena e camomilla. Insomma, Cocco Bill è un fumetto esilarante e bizzarro, così come lo è lo stesso Benito Jacovitti, come ha dichiarato la figlia Silvia nello speciale che la rivista \"Achab\" (edita dall\'editore Bariletti) ha dedicato a Cocco Bill e a suo padre : \"Non è facile essere figlia di mio padre. Primo perché Jacovitti in famiglia si comporta come se fosse uno dei suoi personaggi. Assurdo, fantasioso, surreale, inaffidabile e pazzerellone\". A questo punto, giova ricordare che nonostante l\'originalità del personaggio, Cocco Bill ai suoi tempi è stato famoso quanto Tex, l\'altro eroe a fumetti western made in Italy. Per questo motivo l\'editore di Tex, Sergio Bonelli, ha voluto festeggiare questo compleanno pubblicando un albo a colori (con una storia inedita e ricca di trovate esilaranti), al quale il grande \"Jac\" ha dedicato energia e passione, malgrado i tanti impegni che negli ultimi anni lo hanno visto coinvolto come illustratore in campo pubblicitario.      
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