Cinéma du réel, un omaggio all'universo femminile

"Hai mai amato qualcuno durante la tua vita" chiede il regista? "Amare qualcuno?" risponde Ajima "Non ho avuto il tempo, ero troppo impegnata a sopravvivere".   Le prime giornate del festival Cinéma du réel sono un omaggio all'universo femminile, estremamente vulnerabile, e in situazione di povertà ,facile vittima dello sfruttramento sessuale e della globalizzazione. La competizione internazionale, con 25 films venuti da 19 paesi, ha presentato in particolare tre opere di grande spessore: Giac mo la cong nhan (Sogni d'operaie) della vietnamita Phuong Thao Tran , Match made (Un buon matrimonio) della singaporiana Mirabelle Ang e And Thereafter II (E da allora in poi II…) del coreano Hosup Lee.   Giac mo la cong nhan è lo spaccato sofferto e disperato sulla precarizzazione della forza lavoro femminile in Vietnam, e raccoglie le testimonianze di giovani che hanno lasciato la campagna per cercare lavoro nel blocco industriale giapponese di Hanoi.   Match made mostra una singolare agenzia matrimoniale che fornisce ai ricchi celibi di Taiwan delle giovani vergini certificate, provenienti dalle zone rurali del Vietnam, pronte a sposare uno straniero pur di uscire dalla miseria.   And Thereafter II è la storia di Ajima, "fidanzata di guerra" dei GL americani durante il conflitto coreano, immigrata negli Stati Uniti come moglie di un soldato diventato impotente. Il sogno americano si rivelerà un miraggio.   Tante, dunque, le donne protagoniste della ventinovesima edizione della manifestazione parigina, appuntamento prezioso e irrinunciabile per molti di noi.