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Cinepanettone e tanti canditi

Weekend da scontro fra titani: Christian De Sica, Leonardo Pieraccioni e Walt Disney.

Natale a Beverly Hills - Michelle Hunziker

18.12.2009 - Autore: Andrea D'Addio
Sono finalmente arrivati i titoli su cui fin da inizio stagione si può scommettere che raggiungeranno gli incassi più alti dell’anno. Natale si avvicina ed essere distribuiti un paio di settimane prima dell’evento crea quella giusta aspettativa per avere subito un buon risultato al box office (vista la novità) e di continuarlo anche successivamente quando ci sono le feste e la gente ha più tempo libero.

Vi potremmo convincere, se già non lo foste, ad andare a vedere o non andare a vedere “Natale a Beverly Hills”? Non crediamo. Ormai l’annuale film prodotto da De Laurentiis richiama nelle sale un pubblico affezionato che, se anche conosce i limiti di queste pellicole, si adagia sulla poltroncina per ritrovare la tranquillità di volti noti e gag già conosciute, ma che strappano comunque, ogni tanto, un sorriso. Stavolta l’ambientazione è Beverly Hills, e il partner di De Sica è ancora Massimo Ghini. Nel cast anche Ferilli, Hunzicker, la ritrovata coppia di figli d’arte Gassman-Tognazzi, Paolo Conticini e tanti altri.

Natale a Beverly Hills

Il ritorno al disegno tradizionale della Disney dopo il flop del 2004 di “Mucche alla riscossa” , è il bellissimo “La principessa e il ranocchio”. La Disney dimostra così che la forza dei film d’animazione, ancor più della tecnica, è la storia. Qui una ragazza di New Orleans bacia un ranocchio e, invece di trasformare lui in un bel principe, diventa lei stessa un piccolo anfibio. Assieme vivranno una serie di avventure che portano in alto il concetto di amicizia e responsabilità. I fratelli Grimm non si offenderanno per questa versione modificata della loro fiaba: si sorride, ci si commuove, si arriva a vette di fantasia e poesia che fa sempre piacere raggiungere. A scrivere la sceneggiatura, sono stati gli autori dei bei “La Sirenetta” e “Aladdin”.

La Principessa e il Ranocchio

Leonardo Pieraccioni ritorna nella solita doppia veste di attore e regista con “Io e Marylin”. Le visioni di una Marylin Monroe invocata una sera con gli amici, portano quasi fuori di testa il neo separato dalla moglie Gualtiero. E’ l’anno dei grandi nomi invocati al cinema: dopo Cantona (con “Il mio amico Eric”), ecco la Monroe, mentre il riferimento “alto” è senza dubbio l’Humphrey Bogart di “Provaci ancora Sam” . Ad interpretare la bionda più celebre della storia del cinema (e non solo), è l’inglese Suzie Kennedy, una ragazza che ha costruito la sua fama sulla forte somiglianza con la diva. Se vi piace la comicità romantica di Pieraccioni sarete accontentati, anche se qui c’è un tocco un po’ più malinconico del solito.

Io e Marilyn

Astroboy” è uno dei personaggi più famosi dell’animazione giapponese. Nato nel 1952 dalla matita di Osamu Tezuka, dopo una vita nei manga e una come protagonista di una serie di cartoni animati, arriva ora al cinema riadattato dai soliti americani. Purtroppo nel viaggio transoceanico delle idee, la storia di questa sorta di Pinocchio moderno addetto alle buone azioni perde molta della sua complessità e diventa una vicenda per bambini e nulla più. Davvero una delusione. Nel doppiaggio Silvio Muccino e Carolina Crescentini.

Astro Boy

Il film franco-tunisino “Il canto delle spose” è l’unico film della settimana ad arrivare sui nostri schermi non sull’onda di una grande produzione, ma perché reputato una bella storia, una di quelle che possono da sole portare la gente al cinema. A Tunisi nei primi anni della seconda guerra mondiale, l’amicizia tra una ragazza ebrea ed una mussulmana si complica quando di mezzo ci si mette un ambito, da entrambe, “principe azzurro”. La vicenda assume poi toni tragici quando i nazisti invadono il nord Africa imponendo restrizioni economiche soprattutto agli ebrei. Ambientazione storica per un’interessante dramma sull’amicizia.

Il canto delle spose

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