Dopo il successo della precedente - e prima - edizione, si torna a parlare del FISH&CHIPS FILM FESTIVAL, o Festival Internazionale del Cinema Erotico e del Sessuale, in programma dal 19 al 22 gennaio in quel Torino. 55 film che nei quattro giorni di manifestazioni verranno distribuiti in 22 proiezioni e accompagnati da 4 incontri, 2 mostre, 1 progetto fotografico live e gli omaggi a due signore del porno: l’attrice statunitense Marilyn Chambers e la regista italiana Giuliana Gamba.
La "Esplorazione di amore, erotismo e pornografia" di cui ci parlò l'anno scorso la direttrice artistica Chiara Pellegrini, sarà di nuovo centrale, come la stessa conferma: "Anche quest’anno Fish&Chips Film Festival proporrà al pubblico proiezioni, incontri ed eventi che difficilmente troverebbero spazio nei circuiti mainstream. L’attenzione è rivolta a produzioni indipendenti e di qualità, in cui la tematica principale è la sessualità nelle varie forme e declinazioni: mostreremo erotismo esplicito e anticonvenzionale, film che indagano modi alternativi di vivere l’eros e le relazioni. Da Giuliana Gamba a Four Chambers, da Los Angeles a Bangalore, passando per l’Iran, daremo spazio a registe e registi che raccontano il vasto e complesso mondo del sesso, attraverso generi cinematografici eterogenei e visioni personali".
L'inaugurazione dell'unico festival in Italia dedicato al cinema erotico e del sessuale internazionale verrà affidata al titolo cult d’animazione Belladonna of Sadness di Eiichi Yamamoto. Mentre i vincitori saranno proclamati durante la serata di premiazione di domenica 22 gennaio alle 21.00 al Cinema Massimo 3. A chiudere il festival, un focus sul progetto FOURCHAMBERS ideato e concretizzato della performer Vex Ashley, pioniera del porno sofisticato che, attraverso l’omonima piattaforma, realizza video raffinati, ricchi di simbolismo e dalla profonda cura estetica, seguendo le richieste dei suoi numerosi amatori ai quali regala, così libertà creativa e un coinvolgimento unici.

Fish&Chips ha scelto di portare avanti la propria mission e sdoganare quello che sotto molti aspetti rimane ancora un tabù, la sessualità, attraverso l’immediatezza e la fascinazione del cinema.
Immagini dal forte valore estetico, come quelle del film d’apertura Belladonna of Sadness (Kanashimi no Belladonna, Giappone, 1973-2016, animazione, 86’) di Eiichi Yamamoto, presentato in anteprima nazionale nella versione restaurata in 4k in lingua originale (v.o.s. ita), giovedì 19 gennaio ore 21.00, al Cinema Massimo 1 (Via Verdi 18). Il film è un anime psichedelico e underground dall’erotismo esplicito, in cui scene crude e conturbanti si fondono in raffinate illustrazioni chiaramente influenzate dall’Art Nouveau. Liberamente ispirato a un saggio dello storico francese Jules Michelet sull’oppressione della donna nel tardo Medioevo, Belladonna of Sadness fu presentato alla Berlinale e uscì in un momento cruciale per il Giappone, raggiunto dal movimento di liberazione sessuale che stava travolgendo l’occidente. Ad anticipare il film, la proiezione del cortometraggio del regista Rino Stefano Tagliafierro, giurato del festival e ospite all’inaugurazione, Peep Show in cui i dipinti classici si animano in omaggio all’arte erotica e lo spettatore, come se spiasse dal buco della serratura, è testimone di una mostra privata in cui l’arte è oggetto del desiderio.
Da film che hanno cambiato il punto di vista sull’erotismo e la sessualità negli ultimi decenni, lo sguardo si sposta sulla scena contemporanea grazie ai CONCORSO per lungometraggi e cortometraggi.
Sono 11 e tutti in anteprima nazionale i lunghi in concorso per l’omonima categoria: documentari e film di fiction provenienti da Argentina, Australia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Svezia, che si addentrano tra le innumerevoli sfaccettature dell’eros e trascinano lo spettatore nel mondo del sesso passando per amore, erotismo e pornografia. Gli 11 finalisti sono stati selezionati tra circa 110 iscritti e si contenderanno il Primo premio di 1.000 € assegnato dai giurati Ayzad (massimo esperto italiano nel campo dell'eros insolito, scrittore, giornalista, organizzatore di eventi e personal coach), Chiara Borroni (collaboratrice per la rivista Cineforum e redattrice della versione online, social media manager per Torino Film Festival – di cui è anche selezionatrice -, Museo del Cinema e TGLFF) e Silvia Magino (progettista in ambito sociale e culturale, specializzata in cinema e audiovisivo come strumenti di sensibilizzazione).
La sezione dedicata ai cortometraggi, quest’anno si presenta nella duplice veste corti e corti XXX, quest’ultima caratterizzata da un approccio e una potenza visiva decisamente più hard, e propone in tutto 32 cortometraggi che raccontano il sesso in modo esplicito o con lieve ironia, ma sempre con una visione peculiare e dando anche una rappresentazione di come viene vissuto il sesso nel mondo.
Tra questi lavori, scelti tra i 500 che hanno risposto alla chiamata di FISH&CHIPS, la giuria composta da Enrico Petrilli (sociologo specializzato in alcol e droga, e sul piacere nei club di musica elettronica), Rino Stefano Tagliafierro (regista e videoartista che nel 2016 ha realizzato il corto Peep Show) e Cikiti Zeta (visual artist in live VJing, pittrice e illustratrice protagonista di numerose pubblicazioni ed esposizioni) sceglierà i vincitori del Primo premio CORTI di 300 € (Offerto da Gold Tattoo) e del Primo premio CORTI XXX, sempre di 300 €.
Erostismo ed estetismo si fondono in diverse forme d’arte durante il Fish&Chips Film Festival, grazie alle proiezioni, ma anche a due mostre: IL PUNTO Q. Sollecitazioni e provocazioni dell’artista spagnolo Luis Quiles, a cura di 001 Edizioni, vede per la prima volta esposta in Italia una selezione di 40 opere di uno degli autori più dissacranti del web, noto per le sue illustrazioni provocatorie che mostrano una visione cruda della società, e A HUMBLE BOW. Un umile inchino in cui le opere del fotografo torinese Tomaso Clavarino, restituiscono l’indagine compiuta all’interno del mondo del BDSM in Italia, tra sesso e psicologia.
La mostra su Luis Quiles sarà inaugurata giovedì 19 gennaio alle 18 allo studio Spacenomore (Palazzo Graneri della Roccia - Via Bogino 9, Torino) alla presenza dell’artista e per l’occasione verrà presentato il suo ultimo libro “RIOTS”, edito da 001 Edizioni. Sempre giovedì 19, alle ore 19 alla Tonin Gallery (Via San Tommaso 6), si aprirà anche la mostra A Humble Bow di Tomaso Clavarino, visitabile dal martedì al venerdì (sabato su appuntamento), dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, fino al 21 febbraio.
Inoltre la 2a edizione di Fish&Chips proporrà anche 4 incontri aperti a tutti: Il genere pornografico nell’epoca dei porn tubes in cui si parlerà della “crisi” dell’industria pornografica e il consumo del porno 2.0; Tantra e dintorni, una tavola rotonda dove alcuni esperti in materia interagiranno con il pubblico per scoprire questa disciplina orientale al di là degli abusati luoghi comuni; La Valigia Rossa presenta la sessualità soft bondage e grazie a esperienza e un pizzico di ironia, le consulenti LVR mostreranno le magie del soft bondage; infine Cake is better then sex. Il piacere secondo gli asessuali, progetto artistico a cura di Irene Pittatore, proporrà una cake-performance e un confronto sul tema del piacere, per promuovere la conoscenza e il dialogo sull’asessualità.
La "Esplorazione di amore, erotismo e pornografia" di cui ci parlò l'anno scorso la direttrice artistica Chiara Pellegrini, sarà di nuovo centrale, come la stessa conferma: "Anche quest’anno Fish&Chips Film Festival proporrà al pubblico proiezioni, incontri ed eventi che difficilmente troverebbero spazio nei circuiti mainstream. L’attenzione è rivolta a produzioni indipendenti e di qualità, in cui la tematica principale è la sessualità nelle varie forme e declinazioni: mostreremo erotismo esplicito e anticonvenzionale, film che indagano modi alternativi di vivere l’eros e le relazioni. Da Giuliana Gamba a Four Chambers, da Los Angeles a Bangalore, passando per l’Iran, daremo spazio a registe e registi che raccontano il vasto e complesso mondo del sesso, attraverso generi cinematografici eterogenei e visioni personali".
L'inaugurazione dell'unico festival in Italia dedicato al cinema erotico e del sessuale internazionale verrà affidata al titolo cult d’animazione Belladonna of Sadness di Eiichi Yamamoto. Mentre i vincitori saranno proclamati durante la serata di premiazione di domenica 22 gennaio alle 21.00 al Cinema Massimo 3. A chiudere il festival, un focus sul progetto FOURCHAMBERS ideato e concretizzato della performer Vex Ashley, pioniera del porno sofisticato che, attraverso l’omonima piattaforma, realizza video raffinati, ricchi di simbolismo e dalla profonda cura estetica, seguendo le richieste dei suoi numerosi amatori ai quali regala, così libertà creativa e un coinvolgimento unici.

Fish&Chips ha scelto di portare avanti la propria mission e sdoganare quello che sotto molti aspetti rimane ancora un tabù, la sessualità, attraverso l’immediatezza e la fascinazione del cinema.
Immagini dal forte valore estetico, come quelle del film d’apertura Belladonna of Sadness (Kanashimi no Belladonna, Giappone, 1973-2016, animazione, 86’) di Eiichi Yamamoto, presentato in anteprima nazionale nella versione restaurata in 4k in lingua originale (v.o.s. ita), giovedì 19 gennaio ore 21.00, al Cinema Massimo 1 (Via Verdi 18). Il film è un anime psichedelico e underground dall’erotismo esplicito, in cui scene crude e conturbanti si fondono in raffinate illustrazioni chiaramente influenzate dall’Art Nouveau. Liberamente ispirato a un saggio dello storico francese Jules Michelet sull’oppressione della donna nel tardo Medioevo, Belladonna of Sadness fu presentato alla Berlinale e uscì in un momento cruciale per il Giappone, raggiunto dal movimento di liberazione sessuale che stava travolgendo l’occidente. Ad anticipare il film, la proiezione del cortometraggio del regista Rino Stefano Tagliafierro, giurato del festival e ospite all’inaugurazione, Peep Show in cui i dipinti classici si animano in omaggio all’arte erotica e lo spettatore, come se spiasse dal buco della serratura, è testimone di una mostra privata in cui l’arte è oggetto del desiderio.
Da film che hanno cambiato il punto di vista sull’erotismo e la sessualità negli ultimi decenni, lo sguardo si sposta sulla scena contemporanea grazie ai CONCORSO per lungometraggi e cortometraggi.
Sono 11 e tutti in anteprima nazionale i lunghi in concorso per l’omonima categoria: documentari e film di fiction provenienti da Argentina, Australia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Svezia, che si addentrano tra le innumerevoli sfaccettature dell’eros e trascinano lo spettatore nel mondo del sesso passando per amore, erotismo e pornografia. Gli 11 finalisti sono stati selezionati tra circa 110 iscritti e si contenderanno il Primo premio di 1.000 € assegnato dai giurati Ayzad (massimo esperto italiano nel campo dell'eros insolito, scrittore, giornalista, organizzatore di eventi e personal coach), Chiara Borroni (collaboratrice per la rivista Cineforum e redattrice della versione online, social media manager per Torino Film Festival – di cui è anche selezionatrice -, Museo del Cinema e TGLFF) e Silvia Magino (progettista in ambito sociale e culturale, specializzata in cinema e audiovisivo come strumenti di sensibilizzazione).
La sezione dedicata ai cortometraggi, quest’anno si presenta nella duplice veste corti e corti XXX, quest’ultima caratterizzata da un approccio e una potenza visiva decisamente più hard, e propone in tutto 32 cortometraggi che raccontano il sesso in modo esplicito o con lieve ironia, ma sempre con una visione peculiare e dando anche una rappresentazione di come viene vissuto il sesso nel mondo.
Tra questi lavori, scelti tra i 500 che hanno risposto alla chiamata di FISH&CHIPS, la giuria composta da Enrico Petrilli (sociologo specializzato in alcol e droga, e sul piacere nei club di musica elettronica), Rino Stefano Tagliafierro (regista e videoartista che nel 2016 ha realizzato il corto Peep Show) e Cikiti Zeta (visual artist in live VJing, pittrice e illustratrice protagonista di numerose pubblicazioni ed esposizioni) sceglierà i vincitori del Primo premio CORTI di 300 € (Offerto da Gold Tattoo) e del Primo premio CORTI XXX, sempre di 300 €.
Erostismo ed estetismo si fondono in diverse forme d’arte durante il Fish&Chips Film Festival, grazie alle proiezioni, ma anche a due mostre: IL PUNTO Q. Sollecitazioni e provocazioni dell’artista spagnolo Luis Quiles, a cura di 001 Edizioni, vede per la prima volta esposta in Italia una selezione di 40 opere di uno degli autori più dissacranti del web, noto per le sue illustrazioni provocatorie che mostrano una visione cruda della società, e A HUMBLE BOW. Un umile inchino in cui le opere del fotografo torinese Tomaso Clavarino, restituiscono l’indagine compiuta all’interno del mondo del BDSM in Italia, tra sesso e psicologia.
La mostra su Luis Quiles sarà inaugurata giovedì 19 gennaio alle 18 allo studio Spacenomore (Palazzo Graneri della Roccia - Via Bogino 9, Torino) alla presenza dell’artista e per l’occasione verrà presentato il suo ultimo libro “RIOTS”, edito da 001 Edizioni. Sempre giovedì 19, alle ore 19 alla Tonin Gallery (Via San Tommaso 6), si aprirà anche la mostra A Humble Bow di Tomaso Clavarino, visitabile dal martedì al venerdì (sabato su appuntamento), dalle ore 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, fino al 21 febbraio.
Inoltre la 2a edizione di Fish&Chips proporrà anche 4 incontri aperti a tutti: Il genere pornografico nell’epoca dei porn tubes in cui si parlerà della “crisi” dell’industria pornografica e il consumo del porno 2.0; Tantra e dintorni, una tavola rotonda dove alcuni esperti in materia interagiranno con il pubblico per scoprire questa disciplina orientale al di là degli abusati luoghi comuni; La Valigia Rossa presenta la sessualità soft bondage e grazie a esperienza e un pizzico di ironia, le consulenti LVR mostreranno le magie del soft bondage; infine Cake is better then sex. Il piacere secondo gli asessuali, progetto artistico a cura di Irene Pittatore, proporrà una cake-performance e un confronto sul tema del piacere, per promuovere la conoscenza e il dialogo sull’asessualità.