Cinecittà: ultimatum agli scioperanti

Terminare le proteste, o affrontare cinquanta licenziamenti: questo è il pesante ultimatum imposto da Luigi Abete, presidente di Cinecittà Studios, che alla Casa del Cinema ha presentato nelle scorse ore il progetto “Il futuro di Cinecittà: progetto di sviluppo e riorganizzazione aziendale”, sotto il fuoco incrociato dei circa quaranta lavoratori che lo hanno accolto alla conferenza stampa. “Se non si concluderà l'occupazione che va avanti da settimane a Cinecittà, l'azienda nei prossimi giorni deciderà di portare avanti i licenziamenti e spero di non doverlo fare”.

Proprio in questi giorni, i lavoratori di Cinecittà hanno occupato gli studios per protestare contro il ridimensionamento della struttura. Abete si scaglia fortemente contro i lavoratori che “vanno a dire in giro che Cinecittà sta chiudendo o cementificando” e contro i giornalisti “che fanno disinformazione” e gli autori di cinema “che hanno aderito a un appello senza aver approfondito i termini della questione”.

Il piano previsto da Abete è in due fasi: prima la costruzione di un grande teatro di posa, di un ristorante e di un albergo; e poi la costruzione di un distretto multimediale che ospiterà diverse società, laboratori, spazi professionali e centri di ricerca. “Abbiamo tutti i permessi per iniziare a concretizzare già da domani il piano industriale – ha aggiunto – La parte di lavoratori che sta scioperando sospenda l'occupazione e accetti di leggere e condividere il piano che abbiamo fatto”.

Alla conferenza anche Dante Ferretti, scenografo premio Oscar e assiduo collaboratore di Martin Scorsese: “Con queste proteste state facendo passare il messaggio, anche all'estero, che Cinecittà sta chiudendo. Ho ricevuto tante mail da registi e operatori del cinema internazionale che mi chiedevano spiegazioni preoccupati. Cercate di tutelare l'immagine di Cinecittà”.

Fonte: Paese Sera