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Charlie Sheen annuncia Major League 3 e dichiara: “Sto benissimo”

Il nuovo film è stato scritto dallo sceneggiatore originale, David Ward. L'attore rivela anche di far parte di un trattamento sperimentale contro l'HIV

Major League

27.10.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Charlie Sheen vuole il ritorno di Wild Thing. L'attore, intervistato da The Hollywood Reporter, ha svelato i piani per la realizzazione di Major League 3, che vedrebbe il ritorno del suo Ricky Vaughn e di vari altri protagonisti dell'originale, tra cui Tom Berenger e Wesley Snipes.

L'idea è quella di “chiudere il cerchio” della serie con un sequel degno dell'originale, e non del secondo capitolo uscito nel 1994 (una copia sbiadita del primo), o del terzo non ufficiale capitolo Major League - La grande sfida, che vedeva il ritorno di due soli membri del cast originale. “David Ward [sceneggiatore del primo film] ha scritto la sceneggiatura di Major League 3, che è al livello del primo – ha detto Sheen – ML3 ha tanto sentimento e tanta commedia quanto l'originale”. “È  da anni che stiamo tentando di farlo – prosegue – Siamo stati bloccati diverse volte per via dei diritti”. Diritti che sono in mano alla Morgan Creek Productions, ma finora la casa di produzione non ha mosso un dito, il che frustra non poco l'attore: “Mi piacerebbe farlo con la Morgan Creek, ma, se non vogliono farlo, allora sono sicuro che ci sia un modo per coinvolgerli e accontentare tutti. La sceneggiatura su cui sono seduti è oro puro e assolutamente filmabile. È David Ward al suo meglio. Voglio dire, quello è il tizio che ha vinto un Oscar per aver scritto La stangata. Potremmo entrare in pre-produzione domani”.

La storia è incentrata su una nuova recluta dei Cleveland Indians, figlio di una ex di Vaughn e, anche se non viene esplicitamente detto, molto probabilmente figlio di Vaughn stesso. Vaughn si è lasciato alle spalle il baseball e vende auto usate, finché un giorno la sua ex si presenta alla sua porta con il ragazzo, un lanciatore di talento capace di far volare la palla a più di 160 chilometri orari. “Io non piaccio al ragazzo e lui non piace a me. Il film chiude il cerchio della nostra storia ma passa anche il testimone”.

Sheen, che a novembre ha rivelato di aver contratto l'HIV, conferma di stare “benissimo”. “Sono parte di una sperimentazione della FDA [Food and Drug Administration] che ho iniziato da 24 settimane. C'è un nuovo farmaco che molto presto potrebbe essere approvato. Si chiama PRO 140 e la compagnia che lo produce è la Cytodyn. E potrebbe cambiare tutto. Non ci sono effetti collaterali, nessuno. È un'iniezione alla settimana, invece di una manciata di pillole tossiche ogni giorno. È la cosa più vicina a una cura che possiamo avere attualmente. Puoi vivere una vita completamente normale, te la puoi somministrare da solo. Le pillole mi tenevano in vita, certo, ma avevano terribili effetti collaterali – emicranie, problemi allo stomaco, danni al fegato. Questa roba invece è il futuro dei trattamenti per questa condizione e sono felicissimo di farne parte”.

Sheen si lascia andare un po' alla nostalgia quando ricorda la scena più iconica del film originale, quella in cui Ricky entra nello stadio accolto da “Wild Thing” dei Troggs. Lo stadio non era neanche minimamente pieno come appare sullo schermo: “Erano circa le quattro del mattino. Ci erano rimaste più o meno trenta comparse, e quello era uno degli ultimi ciak della notte in uno stadio praticamente vuoto. L'erba si era indurita, io ero esausto e l'unica cosa che pensavo era 'Non inciampare'”.
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