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C'era una volta
"C'era una volta" con 5 nuovi appuntamenti dedicati all'America Latina. Haiti, Venezuela, Argentina, Cuba, Brasile: un viaggio - raccolto in cinque reportage - per comprendere i risvolti politici, sociali e le dinamiche che hanno piegato le economie più forti di questo continente.

30.05.2003 - Autore: Teresa Manuela Plati
La prima puntata di "C'era una volta", programma di Silvestro Montanaro che torna su Raitre a partire da lunedì 2 giugno alle 23.30, andata in onda sulla stessa rete nell'ottobre del 1999, affrontò le problematiche legate al continente Sud americano dopo le dittature militari e i colpi di stato.
Il titolo, con un richiamo alla fiaba, era introduttivo alle storie di infanzie ferite, negate con 18 realtà di bambini. Un'ampia panoramica venne dedicata alla fame, la guerra, lo sfruttamento, la prostituzione.
Dimensioni di grande impatto emotivo, spesso dimenticate o messe da parte che, invece, sortirono una grande risposta di pubblico: sia in termini di ascolto ma, soprattutto, di aiuti inviati in sottoscrizione alle organizzazioni missionarie o laiche impegnate in battaglie difficili, i cui riferimenti venivano indicati in sovrimpressione in coda ai documentari.
I nuovi reportage, firmati da Silvestro Montanaro, Paola Salzano e Stefano Maria Bianchi, esordiscono puntando la telecamera su Haiti nel documentario del 2 giugno dal titolo "Port Au Prince, Si salvi chi può": una fotografia cruda della perla dei Caraibi spogliata dei suoi averi, piegata dai dittatori corrotti che vede tornare il pericolo della schiavitù.
Dall'anarchia haitiana si passa al Venezuela che, a distanza di un anno dal colpo di stato contro il presidente Hugo Chavez, si presenta ancora spaccata in due con governo ed opposizione che continuano a schierarsi su fronti inconciliabili.
Un'occhiata sulla crisi economica cha ha messo in ginocchio l'Argentina che oggi conta più del 60% di popolazione che non ha di che vivere, passando per l'embargo, la repressione, il dissenso del sogno di diversità cubano che rischia di trasformarsi in un incubo.
Infine, il racconto delle grandi sfide e difficoltà del Brasile e della sua voglia di cambiamento, di riscatto cento giorni dopo l'insediamento del Presidente Lula.
Spaccati di vita di cinque viaggi straordinari che con intelligenza, discrezione e senza la falsa retorica di Montanaro, pongono l'accento sulla povertà, sul ruolo giocato dalle politiche imposte dal Fondo Monetario e sugli appetiti imperiali per le risorse di quest'area del mondo.
Un programma che punta sulla denuncia intelligente.
Molti documentari della prima serie sono stati acquistati e trasmessi in diversi paesi del mondo, altri sono stati utilizzati come testimonial per campagne sociali e alcuni hanno ricevuto premi prestigiosi nella categoria "documentari prodotti dalla tv pubblica": riconoscimenti alla professionalità di Silvestro Montanaro e di chi, come lui, si dedica all'impegno sociale facendo buona televisione.