Celentano, parte II: "C'è aria di cambiamento"

"Qualcosa mi dice che il cambiamento è nell'aria e che il vento di questo cambiamento sta diventando una tempesta". Queste le parole con le quali Adriano Celentano ha aperto il proprio intervento a 'Servizio Pubblico', la trasmissione condotta da Michele Santoro, in onda ieri sera su diverse emittenti tv e su internet.

L'intervista rilasciata al giornalista Sandro Ruotolo è stato il primo intervento del Molleggiato dopo l'apparizione al Festival di Sanremo. Un'apparizione che ha generato più di una polemica, ma che Celentano rifarebbe esattamente nello stesso modo.

"Ho cercato di ricordare alla gente che noi per come siamo fatti non possiamo non essere felici, comunque sia la nostra condizione qui sulla terra - ha affermato il cantante -. Però non dobbiamo perdere la memoria, altrimenti ci allontaniamo troppo dal luogo dove c'è la festa. Ho cercato di dire che la festa non è una favola, è vera".

"Se con il Festival di Sanremo ho chiuso? Penso di sì, però non è un problema - ha proseguito Celentano -. Il successo è bello, gratificante ma non ha niente a che vedere con la felicità che si prova, per esempio, in una partita a bocce con quattro amici".

"Ho sentito la colossale stronzata secondo cui farei beneficenza con i soldi dei contribuenti. Che colpa ne ho io se sono uno degli uomini più pagati d'Europa? I soldi che userò per fare beneficenza sono i soldi che la Rai mi deve dare. Non sono dei contribuenti, sono miei".

L'occasione è stata utile anche per parlare dello stato della Rai, la tematica affrontata nel corso della puntata di 'Servizio Pubblico': "Credo che l'errore stia proprio nel meccanismo di conduzione della Rai: finchè i partiti continueranno a litigarsela, la Rai sarà sempre preda di sotterfugi, intrighi e sospetti a danno del Paese".

Proprio sull'andamento del Paese le ultime considerazioni di Celentano: "Alle prossime elezioni potrebbero esserci delle sorprese. La gente sta cominciando a capire che non si va da nessuna parte se non prendiamo con forza e determinazione la via dell'onestà".