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Cannes: la malinconia apocalittica di Von Trier

Il regista danese presenta sulla Croisette il suo disaster movie Melancholia

Melancholia - Lars Von Trier

18.05.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
“Oggi mi sento libero, ho smesso di bere da qualche tempo e mi sono dato alla lettura, sono diventato noioso come tutti. Ma sto bene” – parla così Lars Von Trier, nel giorno in cui presenta in anteprima mondiale la fine del mondo nel suo Melancholia.  

“Sono partito dal titolo che mi ha dato tanta ispirazione, visivamente invece ho pensato ai registi che amo di più: Antonioni ,Tarkovsky e Bergman”. Sullo schermo Kirsten Dunst e Charlotte Gainsbourg interpretano due sorelle: la prima è una depressa che d’un tratto accetta il suo destino davanti all’apocalisse, mentre la protagonista di Antichrist è una mamma terrorizzata da quello che la aspetta. “Il personaggio di Charlotte ha tanto da perdere - continua il regista - Kirsten, invece, è una malinconica che sa di non avere nulla da perdere. Noi malinconici non abbiamo questo tipo di problemi, forse è il nostro istinto di sopravvivenza, in questo modo non devi piangere ciò che perdi”.

Nei panni della nuova musa del regista, Kirsten Dunst afferma: “Per me Lars è l’unico che scrive grandi ruoli per donne, personaggi che possono essere complicati, ma unici. Ero emozionata riguardo a questo ruolo vulnerabile. Sono rimasta affascinata dai modi di Lars, oggi siamo buoni amici”. A proposito del suo ruolo di sposa apocalittica (gran parte del film, infatti, è ambientato nel corso della sua serata di nozze), l’attrice continua: “La gente si aspetta che il matrimonio cambi la vita, ma quello che accade in questo matrimonio è terribile. Il mio personaggio soffre di depressione e la cosa più interessante di questo ruolo è che, mentre il mondo sta per finire, lei diventa più forte. A volte i depressi possono anche essere i più forti”.

Melancholia sarà distribuito in Italia dalla Bim

 

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