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Cannes: il giorno di Van Sant e Tilda Swinton

Seconda giornata sulla croisette tra drammi e storie d'amore cupe

Restless - Mia Wasikowska e Harry Hopper

12.05.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Dopo l’inaugurazione di Woody Allen con il suo Midnight in Paris, a Cannes è l’ora dei primi film in Concorso: la scrittrice Julia Leigh debutta alla regia con Sleeping Beauty, pellicola interpretata da Emily Browning (già protagonista di Sucker Punch) nei panni di una ragazza che decide di lavorare come squillo per un club di pervertiti di èlite. “Non ho avuto problemi a denudarmi davanti la macchina da presa – ha detto la ventiduenne attrice, che nel film vediamo in diverse sequenze scabrose – Mi sono allenata con la meditazione, per essere totalmente assente in quelle scene in cui il mio personaggio viene violentato mentre dorme”.

E sulla Croisette sono anche arrivati Tilda Swinton e John C. Reilly, protagonisti di We Need to Talk About Kevin, potentissimo dramma incentrato su una madre il cui figlio finisce per diventare l’autore di una di quelle stragi liceali americane che tante volte abbiamo visto in TV. Per due ore la macchina da presa non si allontana mai dalla Swinton, perfetta nell’incarnare il dolore di una donna che si sente inadeguata a crescere il suo bambino e che successivamente viene affogata dalla depressione. E magari la giuria presieduta da Bob De Niro considererà l’attrice per uno dei premi.  

Infine, nella sezione Un Certain Regard, è stato presentato Restless (nella foto), storia d’amore cupa diretta da Gus Van Sant, regista che torna a raccontare il mondo dei giovani, focalizzandosi sul rapporto sentimentale tra un orfano e una ragazza a cui restano solo tre mesi da vivere. Alcuni in sala piangono, altri invece si lasciano andare a qualche sbadiglio…

 

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