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Cannes festeggia Ermanno Olmi

ermanno olmi

22.05.2008 - Autore: Nexta
'Il cinema non addomestichi la realtà alla propria convenienza!'. Parola di Ermanno Olmi, giunto al Festival di Cannes per celebrare i 30 anni dal suo "L'Albero degli zoccoli", Palma d'oro nel 1978. Un festeggiamento che apre una serie di altre celebrazioni fra cui il Leone d'oro alla carriera che gli verrà consegnato alla prossima Mostra di Venezia. Il regista - attualmente a lavoro sul documentario "Terra madre" - non ha dubbi sul fatto che il mondo stia vivendo uno dei suoi periodi più bui. Questo il motivo che lo ha spinto a tarnare al documentario, sua vera passione. 'Sono nato contadino, il rapporto con la terra è prioritario nel mio racconto ed è un modo per dare il mio contributo'. Il cinema è morto? 'Più che altro è morta la voglia di farlo con poesia -sottolinea il regista- e questo perchè lo spettatore di oggi ha perso la voglia di stupirsi: il suo sguardo è corrotto e non possiede più il senso dell'incanto. Quindi penso sia nostro compito, da artisti o cineasti, restituire il cinema di poesia'. Festeggiato sulla Croisette da Rai Cinema, per l'occasione verrà presentato anche un libro, curato da Lorenzo Codelli ed edito da Federico Motta Editore, con il dvd del film "L'albero degli zoccoloi" in versione restaurata.    
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