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Cannes: anche l'Italia nella Semaine de la Critique

Annunciati i titoli della sezione dedicata alle opere prime e seconde. Per noi ci sarà Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso

Semaine de la Critique

22.04.2014 - Autore: Marco Triolo
Sono stati annunciati i titoli che andranno a comporre il calendario della Semaine de la Critique, la sezione parallela del Festival di Cannes che si svolgerà dal 15 al 23 maggio. Il programma, fatto di opere prime e seconde, è stato selezionato da un comitato guidato dal critico Charles Tesson.

L'Italia sarà rappresentata da un solo film, Più buio di mezzanotte di Sebastiano Riso, storia di un quattordicenne che scappa di casa e trova rifugio nel parco di Villa Bellini a Catania, dove inizia a vivere ai margini della società. “Sono molto onorato che Più buio di mezzanotte rientri tra i film che saranno presentati alla Semaine de la critique, una sezione che durante il festival del cinema di Cannes si distingue per originalità e coraggio – ha dichiarato Riso – Più buio di mezzanotte è un film dedicato a tutti coloro che vivono coraggiosamente lottando per affermare la loro identità 'non conforme', vittime di una società che del diverso ha paura”.

Tra gli altri titoli di sicuro interesse c'è anche Respire, opera seconda dell'attrice e regista Melanie Laurent. Una storia molto personale, ritratto di un'amicizia distruttiva tra due ragazze adolescenti, interpretate dalle giovani e promettenti Lou de Laage e Josephine Japy. “Questo film colpisce perché è un'opera umile e semplice, guidata da performance davvero genuine”, ha commentato Tesson.

Ma quest'anno sarà anche il primo in cui in gara vedremo due film horror. Da una parte il danese When Animals Dream di Jonas Alexander Arnby, e dall'altra It Follows, del regista americano David Robert Mitchell.

When Animals Dream racconta di una ragazza adolescente che vive in un piccolo villaggio di pescatori e scopre di essere un licantropo. Descritto come una via di mezzo tra Lasciami entrare e Carrie, il film è stato descritto da Tesson come un “horror protestante con un tocco femminista”. “La protagonista è un'eroina da film dei Dardenne che viene costantemente umiliata dai suoi colleghi macho. Quando si trasforma in un licantropo, è finalmente libera di vendicare se stessa e la sua madre malata”, ha detto Tesson.

It Follows è invece incentrato su un gruppo di adolescenti che vivono nei sobborghi di una città americana e sono tormentati dagli zombie e dalle loro paure sulla sessualità. “È sottile e gioca con l'atmosfera – il commento di Tesson – Ci sono zombie ma non è un horror nella vena di John Carpenter o Wes Craven”. “È la prima volta che abbiamo due horror in gara – ha concluso Tesson – e la ragione è che questi autori emergenti sono capaci di mescolare sensibilità artistiche e mainstream. Non solo conoscono perfettamente la tecnica, ma hanno qualcosa di interessante da dire, hanno una cultura filmica molto ricca e sono in grado di manipolare i generi in maniera molto creativa”.

Infine, nel corso della Semaine vedremo Self Made, una commedia diretta dalla regista israeliana Shira Geffen che racconta la storia di una donna israeliana e di una palestinese che si scambiano le vite ai due lati della frontiera; The Tribe, del regista ucraino Myroslav Slaboshpytskiy, storia di una ragazza sordomuta che viene ammessa in una scuola speciale e diventa parte di un'organizzazione folle; e Hope, del francese Boris Lojkine, che segue le avventure di un giovane del Cameroon che salva la vita a una donna nigeriana nel deserto del Sahara e se ne innamora.

A seguire la selezione completa.

Film d'apertura
Faire l'amour, di Djinn Carrénard (Francia)

Proiezioni speciali
Respire (Breath), di Mélanie Laurent (Francia)
L'institutrice (The Kindergarten Teacher), di Nadav Lapid (Israele)

Concorso
Più buio di mezzanotte, di Sebastiano Riso (Italia)
Gente de bien, di Franco Lolli (Colombia)
Hope, di Boris Lojkine (Francia)
It Follows, di David Robert Mitchell (USA)
Self Made, di Shira Geffen (Israele)
La Tribu (The Tribe), di Myroslav Slaboshpytskiy (Ucraina)
When Animals Dream, di Jonas Alexander Arnby (Danimarca)

Film di chiusura
Hippocrate, di Thomas Lilti (Francia)
FILM E PERSONE