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Cameron, Virzì e Ford. Pochi, ma ottimi!

"Avatar", "La prima cosa bella" e "A single Man". Impossibile non andare al cinema questa settimana.

A Single Man - Colin Firth

15.01.2010 - Autore: Andrea D'Addio
Il conto alla rovescia è finito: “Avatar” è finalmente arrivato sugli schermi italiani. Siamo gli ultimi, nel resto del mondo il film è già da qualche settimana in proiezione. Comunque sia, tornando a noi, potevamo iniziare la nostra rubrica sui film in uscita questa settimana se non con il kolossal che tutti hanno annunciato come una nuova pietra miliare della cinematografia?

Avatar

Dopo “TitanicJames Cameron firma una nuova pellicola destinata ad abbattere tanti record d’incassi: per ora è al secondo posto di sempre, ma il rischio che scalzi dalla vetta la storia del transatlantico affondato nel 1912 sembra sempre più probabile. La vera sfida per Cameron sarà vedere quanto ancora riuscirà a rimanere alla prima posizione del boxoffice americano anche questo weekend, dopo più di un mese di programmazione. L’incasso italiano purtroppo non peserà troppo su questi dati, anche se è indubbio che non si tratterà di bruscolini: l’obiettivo (non dichiarato) è di arrivare a circa venti milioni di euro nel giro di un paio di mesi. Ce la farà? Noi vi consigliamo di contribuire al progetto, “Avatar” è un film visivamente affascinante come pochi, un concentrato di creatività e colori che poche volte capitano al cinema. Vederlo in 3D, quindi con gli occhialetti, non è una possibilità, ma un obbligo. Seppur troverete sale che lo proiettano nel classico formato, ci penseremmo due volte prima di sceglierle: James Cameron ha immaginato “Avatar” come un mondo in tre dimensioni. Se non fosse stato così non ci avrebbe messo 13 anni per metterlo a punto. La fantascienza vi aspetta e non dite che il genere non vi piace: seppur l’ambientazione sia futuristica, la storia di “Avatar” è più che mai classica. Ci si diverte, ci si commuove, ci si immedesima in protagonisti che non vogliono cedere la propria terra e si rispolvera il mito del buon selvaggio che lotta contro la tecnologia cattiva. Insomma, imperdibile.

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La prima cosa bella

E’ un peccato, a questo punto, che “La prima cosa bella”, nuovo film di Paolo Virzì, esca in contemporanea con James Cameron. Come al solito, il regista livornese firma una commedia gradevole, un mix di sorrisi e malinconia che si potrebbe accostare a “Le invasioni barbariche”. La prossima morte di mamma Sandrelli richiama al capezzale tutta la famiglia. Tra loro, Valerio Mastrandrea, professore di italiano triste e pieno di problemi. La causa? Un’infanzia tormentata a causa di un padre assente e di una madre troppo libertina. Non si tratta del miglior Virzì, molto sa di déjà-vu, ma è uno comunque dei migliori film italiani dell’ultimo anno.

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A single man

L’esordio alla regia dello stilista (e non solo) Tom Ford è “A Single Man”, adattamento del romanzo omonimo Cristopher Isherwood. Colin Firth ha ricevuto la Coppa Volpi a Venezia come migliore interpretazione per aver vestito i panni di un malinconico professore universitario alle prese con il lutto del suo compagno nella Los Angeles degli anni ’60. Un dramma patinato come le confezioni di tanti abiti del suo autore che ha, all’epoca, diviso la critica veneziana. C’è chi lo ha amato e chi lo ha trovato un melenso melodramma d’altri tempi. L’occhio di Ford non è quello di uno qualsiasi: non  solo scenografie e costumi, ma movimenti di macchina e fotografia trasudano eleganza. Potreste rimanerne affascinati.

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L'incontro con Colin Firth a Venezia

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