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Cameron Crowe seziona i Pearl Jam

Il documentario "Pearl Jam Twenty" scava a fondo nella storia della band. Per Crowe "è stato come una terapia di gruppo"

Pearl Jam

01.08.2011 - Autore: Marco Triolo
Per Cameron Crowe il rock è una ragione di vita: il regista ha infatti iniziato come reporter per Rolling Stone, un passato ampiamente documentato nel film “Quasi famosi”. Non stupisce, dunque, che Crowe abbia deciso di realizzare un documentario sui Pearl Jam, intitolato “Pearl Jam Twenty” e inteso proprio come omaggio alla band di Seattle nell'anno del suo ventesimo anniversario. Crowe, però, ha rivelato di non esserci andato leggero, per evitare l'agiografia: “Si sono irritati un po' – ammette parlando dei membri del gruppo – Volevo chiedere le cose che avrebbe chiesto un fan, ma anche essere duro quando fosse stato necessario”. Il risultato è un documento onesto, che non si nasconde nemmeno quando c'è da dire una cosa forse spiacevole: nonostante siano stati Stone Gossard e Jeff Ament a invitare Eddie Vedder a un'audizione, in breve i Pearl Jam sono diventati la band di Vedder. “Abbiamo mostrato loro il film in ottobre, e non sentivi volare una mosca. Era come se tutto l'ossigeno fosse sparito dalla stanza”. Ma alla fine la moglie di uno dei musicisti è balzata dalla sedia: “E' fantastico! Non ne toccherei un fotogramma!”.

“Va decisamente a fondo – continua Crowe – Se gratti via la superficie e metti la gente a disagio, otterrai qualcosa di unico”. E infatti il film ha lasciato il segno: dopo averlo proiettato, Crowe si è ritirato con la band a casa del manager per una lunga chiacchierata: “E' stata come una terapia di gruppo”, ricorda orgoglioso il regista.

(Fonte: The Hollywood Reporter
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