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Buon compleanno, David Lynch: 20 cose che non sapevi sul regista di Twin Peaks

Compie 70 anni l'autore di Velluto blu e Mulholland Drive. Ecco 20 curiosità su di lui e il suo cinema

David Lynch e Naomi Watts

20.01.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
David Lynch è un uomo del mistero. I suoi film sono spesso intricate visioni prive di un filo logico, o spezzati a metà in due storie apparentemente slegate tra loro. La sua figura, quei capelli bianchi perennemente arruffati, il suo umorismo stralunato ne completano l'aura leggendaria. Oggi, il genio che ci ha regalato Twin Peaks, Strade perdute, Velluto blu e The Elephant Man compie 70 anni: scopriamo 20 segreti che non tutti sanno su di lui e il suo cinema.

 
Costruisce spesso il mobilio dei suoi film. Lynch non si è mai limitato a dirigere, ma spesso ha dato un'impronta più estesa ai suoi film, dal sound design alla fotografia. A volte ha persino progettato e costruito personalmente i mobili che si vedono nei set dei suoi film.
 
È discendente di un re vichingo. Il padre del regista aveva origini scozzesi, irlandesi e inglesi, e discendeva da Rollo, re vichingo (e personaggio della serie TV Vikings).
 
Non ama dividere i DVD in capitoli. Lynch non permette mai che DVD e Blu-Ray dei suoi film vengano divisi in capitoli. Questo perché è convinto che i film vadano visti dall'inizio alla fine senza interruzioni.
 
Non spiega mai i suoi film. Allo stesso modo, non registra mai commenti audio per i suoi film, perché sostiene che debbano parlare da soli. Ad esempio, si è sempre rifiutato di spiegare il senso di Eraserhead.

Twin Peaks
 
Considera Dune il suo peggior fallimento. Ancora oggi non ama rivisitare il film, e infatti ha costretto i produttori a togliere il suo nome da un Extended Cut pensato per la TV, dove appare come “Judas Booth”.
 
Non tutti i mali vengono per nuocere. L'insuccesso di Dune lo mise comunque in contatto con il produttore Dino De Laurentiis, che produsse poi il classico Velluto blu.
 
Rifiutò di dirigere Il ritorno dello Jedi. George Lucas vide il suo primo film, Eraserhead, e gli offrì di dirigere Il ritorno dello Jedi. Lynch rifiutò perché temeva che Lucas non gli avrebbe permesso di esprimere la sua personale visione. E anche per dirigere lo sfortunato Dune.
 
Rifiutò anche di dirigere Fuori di testa. Lynch avrebbe potuto dirigere il cult Fast Times at Richmond High (Fuori di testa, in Italia), ma preferì passare la mano, nonostante ritenesse divertente lo script.
 
Da vent'anni pratica la meditazione trascendentale. Nel 2002 pagò addirittura 1 milione di dollari per studiare meditazione in Olanda, con il leggendario Maharishi Mahesh Yogi.
 
Ama Fellini e Kubrick. Tra le sue influenze cinematografiche ha anche citato Luis Buñuel, Werner Herzog, Ingmar Bergman e Roman Polanski. Ama inoltre i film Il mago di Oz, La donna che visse due volte e Glen or Glenda.

Lynch con Roman Polanski e sua moglie Emmanuelle Seigner
 
Ha la sua marca di caffè. Essendo un grande bevitore di caffè, ha addirittura la sua marca personale, una linea di speciali miscele biologiche.
 
Ha realizzato dei fumetti. Negli anni '80 scrisse e disegnò la striscia The Angriest Dog in the World per il quotidiano Los Angeles Reader.
 
Frequentò Isabella Rossellini dopo averla conosciuta in un ristorante. L'attrice, che avrebbe poi interpretato Velluto blu, gli fu presentata da un amico. Colpito dalla sua bellezza europea, Lynch le disse: “Potresti essere la figlia di Ingrid Bergman”. E il suo amico: “Idiota, lei è la figlia di Ingrid Bergman!”.
 
Ci mise cinque anni a girare il suo primo film. Eraserhead richiese cinque anni di riprese. Il protagonista Jack Nance, poi visto in Twin Peaks (e morto assassinato misteriosamente nel 1996) richiese solo di avere “una stanza e una sedia” per tutti i cinque anni, e mantenne lo stesso taglio di capelli arruffato per tutto il tempo. Durante la lavorazione, il direttore della fotografia Herbert Cardwell morì nel sonno e Lynch fu costretto a rimpiazzarlo.
 
Lynch costruiva tetti prima di Elephant Man. Mel Brooks, produttore del film, gli propose la regia dopo aver visto Eraserhead. Lynch all'epoca faceva l'operaio e costruiva tetti.

Elephant Man fece la storia degli Oscar. Nonostante lo straordinario trucco indossato da John Hurt sul set di Elephant Man, il film non ricevette alcun Oscar perché la categoria del Miglior Trucco non esisteva. Le proteste per l'esclusione del film costrinsero l'Academy a creare la categoria l'anno seguente.

Velluto blu
 
O.J. Simpson ispirò Strade perdute. Lynch si rese conto solo molti anni dopo l'uscita del film che il processo a O.J. Simpson aveva avuto un impatto inconscio sulla scrittura di Strade perdute, incentrato su un uomo che uccide la moglie.
 
Ancora su Strade perdute. La prima scena del film fu ispirata da un evento che accadde a Lynch una mattina. Il suo citofono squillò, e all'altro capo una voce disse: “Dick Laurant è morto”. Lynch guardò fuori dalla finestra ma non vide nessuno. Una cosa del genere non poteva che accadere a lui.
 
Mulholland Drive nacque da Twin Peaks. Mulholland Drive nasce come pilot per una serie TV concepita per ABC che doveva essere inizialmente uno spin-off di Twin Peaks incentrato su Audrey Horne (Sherilyn Fenn). Il suo personaggio divenne poi Betty (Naomi Watts).
 
Inland Empire e il trionfo del digitale. A oggi, Inland Empire è l'ultimo lungometraggio girato da David Lynch, ma non nacque come lungometraggio. In realtà, il regista si appassionò al digitale, girando una serie di sequenze slegate per sperimentare con la nuova tecnologia. Alla fine del processo era talmente contento che annunciò a Cannes l'abbandono definitivo della pellicola.