Broadway non ama Rocky

Un sogno dalla vita difficile, quello del quale Sylvester Stallone si diceva "orgoglioso ed eccitato" che "Alex Timbers e l'intero team creativo dello show avessero onorato l'ispirazione originaria e realizzato una storia eccitante, commovente e ispirata" come il personaggio da lui creato nel 1976.

Ma Rocky - The Musical e' un sogno che dopo 28 anteprime e 188 rappresentazioni ufficiali smettera' di essere in cartellone a Broadway, al Winter Garden Theatre, dove aveva aperto ufficialmente il 13 marzo scorso e dove, dopo il 17 agosto prossimo, non lo vedremo piu'. Gli annunci e le cancellazioni (per ritardi dovuti a problemi elettrici) non hanno reso la vita facile allo Show, che ha dovuto combattere sempre per attrarre il pubblico necessario a giustificarne la presenza.

Una brutta sconfitta la definiscono le cronache di settore, chiamando in causa l'indomito Sly, sceneggiatore della storia originale con cui vinse persino il Premio Oscar quasi quarant'anni fa. Sicuramente dal punto di vista commerciale, per una produzione da 15 milioni e piu' che a tutt'oggi rischia di raggiungere a mala pena il pareggio.

Non una buona notizia nemmeno per la Stage Entertainment (produttrice insieme allo stesso Stallone) che ha gia' dichiarato di esser pronta ad esplorare nuove possibilita' per future produzioni in patria e all'estero. E dire che le pur tiepide recensioni - ricche di lodi alla regia di Alex Timbers e all'interpretazione del protagonista Andy Karl - non sembravano poter affossare tanto uno show che si era assicurato persino un Tony Award per le scenografie di Christopher Barreca.

E dire che la Shubert Organization, che gestisce molti degli spettacoli di Broadway, aveva persino spostato l'affollatissimo Musical degli Abba, Mamma Mia!, proprio dal Winter Garden al piu' piccolo Broadhurst Theatre per fare spazio al Rocky di Stephen Flaherty, Lynn Ahrens e Thomas Meehan (autori di testi, musiche e libretto)…