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Big Surprise

Nei panni di un sicario transgender con famiglia disfunzionale a carico, Chloe Sevigny sorprende e ipnotizza il pubblico del RomaFictionFest

Hit and Miss

03.10.2012 - Autore: Ludovica Sanfelice
E' ancora la Gran Bretagna a riservare sorprese nella sesta edizione del RomaFictionFest. Be' sorprese si fa per dire perchè la paternità di Paul Abbott, che al pubblico è noto soprattutto per aver creato Shameless (entrambe le versioni: quella inglese e quella americana), doveva mettere in guardia.

Questa volta va in onda Hit and Miss, storia di Mia, un sicario transessuale che uccide per pagarsi l'operazione definitiva.

Hit and Miss Chloe Sevigny

Uno spunto interessante che sposta per qualche minuto l'attenzione dal vero obiettivo dello show: raccontare la storia di una nuova famiglia disfunzionale. Già perchè a Mia viene recapitata una lettera che la informa che la sua ex compagna, malata terminale, le ha nascosto un figlio per undici anni. In un secondo la vita solitaria e fredda di Mia viene insomma sconvolta dalla richiesta di tutela legale del bambino e dei suoi tre fratellastri che vivono in un casolare sgangherato dello Yorkshire e di lei farebbero volentieri a meno.

Hit and Miss

Come lo straniero vendicatore venuto dal tramonto Mia si parcheggia nel giardino e attende. Attende che la più grande dei ragazzi le permetta di entrare e fare la sua parte. E dopo le iniziali ostilità di rito uno spiraglio si apre sulla vertigine di una convivenza sui generis, e di un mestiere difficilissimo, quello del genitore, non certo quello del killer...

Sulla carta, dopo aver scritto, cancellato e riscritto questa trama, non c'è verso di riuscire a tenerla a bada stemperandone la carica eccentrica, ma sarebbe fuorviante affidarsi a queste credenziali perchè la materia incendiaria e in apparenza più gestibile in forma di commedia, sullo schermo viene trasformata con abilità in un dramma a modo suo delicato e dallo spirito anarchico.

Chloe Sevigny, regina del cinema Indie, dopo essersi scrollata di dosso la famiglia poligama di Big Love ne adotta un'altra piuttosto impegnativa, e nei panni di Mia sfodera tutta la sua sensuale e sofisticata ambiguità fisica (e un guardaroba da urlo!) tessendo una rete che cattura lo spettatore fin dalla prima apparizione.