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I NUOVI ROMANTICI

I NUOVI ROMANTICI

Muccino

23.04.2001 - Autore: Beatrice Rutiloni
Dovevamo aspettarcelo. Una pioggia di primavera fitta di buoni sentimenti è caduta sugli animi, pervadendo il mondo, orientando il gusto verso le storie piccole, possibilmente a due, meglio se improntate alla realtà. Ma anche i voli di fantasia sono bene accetti, purché rientrino nella dissertazione psicologica. Un romanticismo onnicomprensivo e compulso continua a produrre titoli su titoli, un nuovo limbo dove tutto è concesso e lo spettro dazione del sentimento diventa davvero vasto. Cè di tutto. Ogni angolatura, scapigliatura, clausura, paura è analizzata in un modo talmente vario da rasentare la preoccupazione. Daltra parte le crisi sono fatte così. Partono in sordina e sfogano disordinatamente. Ma, dovevamo aspettarcelo, dopo anni bui e fecondi di violenza tarantolata e tarantinesca, super ego ammaliati dalle mutazioni genetiche stimolate dallincalzare della tecnologia negli effetti speciali, dopo ogni tipo di crisi mistica, aperture alle altre religioni, overdose di multiculturalità (Oriente in pole position), riabilitazione dei generi cosiddetti bassi come B-movies o porno, alla fine, la cinematografia attuale sembra prediligere un ripopolamento della fauna valori & buoni sentimenti. Il 68 è sacrosanto, ma per certe cose ha fatto davvero un gran casino. Se tornare indietro non è concesso in questo tempo, è possibile perlomeno fermarsi e attuare un processo a levare. Così le storie tornano ad essere piccole, la concentrazione su se stessi che ha generato lo yuppismo degli anni ottanta e lo spiritualismo dei novanta si disperde nellaltro prescelto (il/la partner), e la tensione scivola via. Questi sono i presupposti, questa la cura in extremis di una società che naufraga verso lautismo sentimentale, ma ci vorrà del tempo. Per ora i bei valori sono ancora contaminati di spasmi nevrotici, ossessioni, sensi di colpa, mitopoiesi, qualcosa di molto ingombrante che non ha molto a che fare con lamore alto, ma che ben indaga sul momento attuale. Daltra parte e sin dallinizio il cinema ha assolto perfettamente questa funzione di termometro della società in itinere.  
FILM E PERSONE