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Bernard Rapp, intellettuale eclettico

Bernard Rapp, intellettuale eclettico

bernard rapp

01.06.2001 - Autore: Valeria Chiari
Lei è stato giornalista e ha condotto trasmissioni televisive di grande successo, comè arrivato a misurarsi anche con il cinema?   B.R: \"Perché lo amo molto e da sempre; è una passione antica che mi ha spinto a scrivere molti libri sullargomento prima di decidermi a diventare regista.\"   Anche per il suo primo film si è ispirato ad un libro...   B.R: \"Ci sono dei libri che si esprimono con naturalezza, attraverso immagini molto pregnanti e sono già dei film. Un affare di gusto è un libro che ho letto molto tempo fa. Mi aveva molto colpito, tanto che avevo invitato lautore Philippe Balland ad una delle mie trasmissioni televisive. Lho lasciato a lungo sullo scaffale della mia libreria.\"   Cosa lha colpita di questo libro?   B.R: \"Soprattutto la manipolazione, è un aspetto che mi ha sempre interessato. Sono convinto che sia una delle caratteristiche comuni dei rapporti interpersonali. Nel film i due uomini pensano di essere in grado di esercitare il proprio potere sullaltro, ma è assolutamente falso perché in realtà sono guidati esclusivamente dal loro destino, dalle proprie pulsioni. Quando Delamont dice ti amo a Nicolas, gli dice in realtà mi amo come non mi sono mai amato, perché ama limmagine dellaltro al momento in cui sembra somigliargli di più. Un narcisismo assoluto. Quasi patetico.\"   Un narcisismo che conduce alla morte   B.R: \"E una storia damore particolare: i due personaggi pur avendo la sensazione di unirsi, si rendono conto allo stesso tempo, quanto questa fusione sia impossibile. Così, come accade anche per Narciso, al momento in cui Delamont vede riflessa in Nicholas la sua immagine, muore.\"   Secondo lei è così facile riuscire a manipolare o a lasciarsi manipolare?   B.R: \"Penso che succeda molto più spesso di quanto si voglia ammettere. Soprattutto quando ci si innamora perdutamente non riuscendo più a capire nulla e arrivando persino a perdere il senso della realtà.\"   Secondo lei quindi lamore è la base di tutti i rapporti umani?   B.R: \"Si, fondamentalmente si. Senza però parlare necessariamente anche di sesso. Anche il sentimento narcisistico dei due personaggi è una forma damore, pur non essendoci alcun contatto fisico.\"   La scelta degli attori è avvenuta già in fase di stesura della sceneggiatura o successivamente?   B.R: \"Durante la sceneggiatura, alla quale ho lavorato con Gilles Taurand uno psicanalista esperto in questo tipo di rapporti, non abbiamo voluto pensare a degli attori precisi preferendo rimanere liberi da ogni influenza. Solo a lavoro concluso abbiamo pensato a Bernard Giraudeau. Lui per primo perché è un seduttore, un predatore ed è un uomo fragile, un aspetto fondamentale del personaggio di Delamont: se questa fragilità non fosse stata evidente il personaggio sarebbe diventato un bastardo qualsiasi . Jean Pierre Lorit è invece un attore giovane ma con una buona esperienza alle spalle.\"     Perché ha voluto rivelare fin dallinizio che era stato commesso un assssinio?   B.R: \"Perché lo scopo del film non è scoprire chi ha fatto cosa ma analizzare i motivi di quel gesto e raccontare come sono e chi sono i personaggi della tragedia. Mi interessava che la suspence venisse dalla psicologia dei personaggi e non dalla meccanica di un classico thriller.\"   Cosa è rimasto del libro?   B.R: \"Il nocciolo della storia. Abbiamo trasformato la sua linearità in una doppia temporalità; abbiamo dato ai due personaggi una età diversa mentre nel libro era invece la stessa. Abbiamo anche aggiunto linchiesta del giudice distruzione e il personaggio femminile, la fidanzata di Nicolas.\"   Se fosse costretto a scegliere tra giornalismo, televisione e cinema?   B.R: \"Non sceglierei perché dipende dai giorni. Questo tipo di domanda veniva spesso fatta anche a Jean Cocteau, al quale molti rimproveravano di fare troppe cose diverse, e lui rispondeva Faccio tante cose per lo stesso motivo per il quale si cerca langolo fresco sul cuscino. Conservo la caratteristica principale del giornalista: la curiosità che mi spinge sempre verso cose nuove e diverse.\"   Cosa le piace di più del cinema?   B.R: \"Lidea di lavorare con una equipe, tutti insieme concentrati sullo stesso obiettivo. Il cinema è ogni giorno diverso: è come un cuscino con tantissimi luoghi freschi.\"   Progetti futuri?   B.R: \"Una commedia, un road movie che si svolge tra la Francia e la Spagna. La storia di tre ragazzi adottati da dei rifugiati spagnoli che diventati adulti decidono di partire in Spagna alla ricerca delle radici della loro famiglia adottiva. Sarà un viaggio di scoperta anche di se stessi. Ma sto ancora ultimando la sceneggiatura, non ho deciso il titolo.\"  
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