
Al suo debutto in regia, Fiennes sceglie di seguire l’esempio di Baz Luhrmann e Kenneth Branagh, ambientando l'opera di Shakespeare in epoca contemporanea e trasformando le lotte di spada dell’antica Roma in una guerra tra militari al potere e ribelli armati di fucili automatici: "A teatro ho visto una versione contemporanea del 'Giulio Cesare', e funzionava perfettamente - afferma il regista - Ma anche Baz Luhrmann con ‘Romeo + Giulietta’ mi ha ispirato tanto. Ho avuto la fortuna di lavorare con John Logan, lo sceneggiatore de ‘Il gladiatore’ che mi ha aiutato ad attualizzare questa storia”. E Fiennes parla della sua ossessione per il condottiero romano Caio Marzio, ruolo che ha già interpretato a teatro e che riprende nel suo film: “L’ho interpretato dieci anni fa e da quel momento è come se il personaggio mi abbia ossessionato. In TV continuavo a vedere immagini che sembravano venire fuori da questa storia: dalla guerra in Cecenia alle rivolte di Parigi, dall’Afghanistan alla crisi finanziaria, con cui apriamo il nostro film".

A tenere testa al protagonista, nel ruolo di Tullo Aufidio capo dei ribelli Volsci, troviamo Gerard Butler: “Questi due personaggi sono complementari – dichiara il regista– Si sono sempre disprezzati e affrontati sul campo ma, sotto sotto, nutrono profonda ammirazione l’uno per l’altro”. E Butler aggiunge con sarcasmo: "Mi chiedono sempre di quanto sia difficile per me interpretare Leonida in '300'. Quello è facile, avere a che fare con ruoli intellettuali, quella è una cosa impossibile! Scherzi a parte, nessuno si ricorda mai che io ho recitato Shakespeare a teatro e che adoro sperimentare cose diverse. Nel caso di 'Coriolanus' non vedevo l’ora di lavorare al fianco di Ralph che è il mio eroe”.

Vanessa Redgrave, in una performance da standing ovation, aggiunge grazia e intensità nei panni di Volumnia, la madre del protagonista: “Una donna per cui la nazione e la famiglia sono la stessa cosa - secondo l'attrice - Avere a che fare con Shakespeare è sempre una grande esperienza ed è un vero peccato che il popolo inglese non abbia un accesso facile al linguaggio del bardo”.

Con “Coriolanus” Ralph Fiennes realizza un atto d’amore per l'opera del bardo: sullo schermo si assiste a due ore di scene di guerra, rivolte del popolo e processi ai potenti dello Stato, materiale perfetto per il grande schermo, capace di intrattenere e riportare la mente dello spettatore sempre sul piano dell'attualità. "Mi piacerebbe tornare al mondo di Shakespeare e ne ho già parlato col mio sceneggiatore – conclude Fiennes – Penso che ‘Antonio e Cleopatra’ sia perfetto per il grande schermo. Una storia d’amore straordinaria, scritta in maniera cinematografica: si passa dall’Egitto a Roma, attraversando l’Oceano. Se Shakespeare fosse ancora vivo, oggi sarebbe uno dei più prolifici sceneggiatori cinematografici”.