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Berlinale, il documentario shock di Errol Morris

13.02.2008 - Autore: Nexta
L'America di Bush ancora sotto accusa. Questa volta si tratta del premio Oscar Errol Morris col documentario "Standard Operating Procedure", una denuncia sui crimini dei soldati Usa nella prigione di Abu Ghraib. Testimonianze shock che il cineasta raccoglie con interviste inedite e sbatte in primo piano, accanto alle foto scattate dagli stessi soldati. 'Per le vittime fu una tragedia ma, con il rispetto dei morti e feriti, lo fu anche di più per il mio Paese dal punto di vista socio-politico. Quel Paese che si vanta di essere la più grande democrazia del pianeta', denuncia Morris. 'Volevo a tutti costi riaccendere la luce sulle nefandezze perpetrate tra 2003 e 2004 in quell'inferno e ho impiegato oltre due anni per convincere i militari responsabili a farsi intervistare e filmare'. L'effetto è forte, senza dubbi. Tanto da essere definito dallo stesso autore un 'non fiction horror movie'. Il film, prodotto dalla Sony Classics, uscirà negli Usa in aprile accompagnato da un libro che Morris promette ancor 'più ricco di materiale e documentazione'. E l'appuntamento con nuovi scandali, dibatti e polemiche è assicurato.
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