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Beppe Fiorello

Beppe Fiorello si è ormai ritagliato uno spazio tutto suo nel mondo della televisione. Da giovane Fiorellino a uomo maturo che segue con forza e coerenza i suoi ideali sia nella carriera che nella vita privata.

Beppe Fiorello

21.12.2004 - Autore: Rossana Cacace
Carattere riservato, un fratello esuberante e famoso, Beppe Fiorello e’ uno tra i personaggi televisivi che non ha conosciuto il successo rapidamente o all’improvviso. Per anni è stato Fiorellino, il fratello del celebre Rosario, poi, silenziosamente e con determinazione, gli studi e il paziente lavoro hanno dato i loro meritatissimi frutti.   L’attore si trova sul set torinese de “L’uomo sbagliato”, miniserie tv in due puntate per la regia di Stefano Reali, liberamente ispirata alla storia vera di Daniele Barilla, un uomo ingiustamente condannato al carcere per un crimine mai commesso e intorno alla cui vicenda si costruì un caso. Accanto a lui Antonia Liskova, Alberto Molinari, Lucia Sardo, Andrea Tidona, Emilio Bonucci, Gaetano Amato e Franco Travisi.   Beppe Fiorello interpreta il protagonista, Daniele Baroni, giovane imprenditore che dirige una sartoria. Un giorno viene fermato dai Carabinieri: la sua auto è identica a quella di un pericoloso ricercato. Da questo momento ha inizio la sua agonia. Condannato per spaccio di droga a quindici anni di detenzione, l’unica speranza sarà l’incontro con una giovane PM disposta a credere alla sua innocenza.   ‘Sul set si commuovono tutti’ – dice l’attore che ha acquistato la piena notorietà grazie ad un altro personaggio drammatico, il carabiniere-eroe Salvo D’Acquisto. Ma questo non vuol dire che non ci sia spazio per il sorriso. La sceneggiatura è ricca di spunti ironici e di episodi capaci di far ridere.   Quello che più gli piace di questo personaggio è la sua normalità (un uomo semplice che desidera sposarsi, avere una casa e dei figli), rincorsa del resto dallo stesso attore nella vita di tutti i giorni. Beppe Fiorello non ama la mondanità nè i riflettori puntati sul privato. Niente scandali nè gossip intorno alla sua persona.   Parlando della passione per la recitazione Beppe cita la commedia all’italiana, Marcello Mastroianni e il suo insegnamento, soprattutto quando nella autobiografia il maestro scrive ‘bisogna piangere senza piangere e ridere senza ridere’. E poi, aggiunge l’attore ‘quando si va in scena, in teatro, in cinema, in televisione, bisogna credere in quello che si fa, raccontare bene quella storia senza pensare ai soldi, all’audience o al successo.’ E quando lo dice sembra crederci davvero.   Per concludere spezza una lancia a favore della televisione che, a suo avviso, ha proposto negli ultimi dieci anni alcune storie belle e interessanti, dimostrando più ardimento del cinema arenato sul tema delle crisi delle giovani generazioni. ‘La televisione -dice- e’ molto piu’ coraggiosa’.   In attesa de ‘L’uomo sbagliato’ Beppe Fiorello sarà su Raiuno dal 10 febbraio 2005 con un’altra fiction, questa volta storica, intitolata ‘Il cuore nel pozzo’, ambientata nel 1944, che racconta delle tristi grotte usate come fosse comuni, le foibe. Nel cast Leo Gullotta e Antonia Liskova, mentre la regia è affidata ad Alberto Negrin di cui ricordiamo il grande successo di ‘Perlasca’.  
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