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Benvenuto Presidente: Claudio Bisio ama l'Italia

Il Bif&st apre con l'intelligente favola comica di Riccardo Milani, a metà strada tra spasso e amarezza

Benvenuto Presidente - Claudio Bisio

20.03.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Claudio Bisio presidente della Repubblica. Non serve altro più di questo concept vincente per riassumere la trama di Benvenuto Presidente! Quello che però non ci si aspetta è che la solita favoletta che contagia la maggior parte delle commedie nostrane contemporanee, qui venga invece impregnata da un retrogusto amaro che rende la pellicola di Riccardo Milani tanto divertente quanto disperata. Ce lo conferma lo stesso regista al Bif&st 2013, il Festival di Bari che ha proiettato la pellicola come evento d'apertura: "Questo film nasconde sotto una patina comica, un profondo amore per questo nostro Paese”.

Come sei riuscito dunque a tramettere questo sentimento in fase di sviluppo?
Pensando subito ai rischi del progetto. Cioè al rischio che questo film, come altri, poteva finire per cavalcare almeno un po' il sentimento dell'antipolitica, una cosa che come cittadino di questo paese non condivido. Ho cercato di evitare questo sentimento.

Quanto è importante lasciare a briglia sciolta Claudio Bisio sul set? Oppure bisogna controllarlo particolarmente?
Potrei parlare per ore della generosità di Claudio, un artista travolgente e appassionato. Abbiamo sottratto poche cose, perché il valore aggiunto della recitazione di Bisio è il lavoro che svolge con il corpo. Solo i grandi attori riescono anche a fare un lavoro del genere.
 
Il tuo film racconta un Paese in cui le speranze non sono tantissime. E non ti limiti a puntare il dito contro chi sta al potere...
Sì è vero. C'è una dimensione popolare raccontata nel film: famiglie di persone perbene che però hanno una distrazione di fondo. Una distanza con le cose che dovrebbero appartenergli e spesso una totale abitudine al non rispetto delle regole. Raccontare un Paese così non è proprio una ventata di ottimismo.

Il film è però frizzante e ricorda un po' Dave – Presidente per un giorno...

Be', le storie un po' sono sempre le stesse. Ma non ho cercato di imitarle gli americani, avrei sbagliato proprio come sbagliano loro quando vengono in Italia e rappresentano gli italiani in un modo in cui non gli appartiene.

Il Quirinale è uno dei protagonisti di questa storia. Avete avuto il supporto della Repubblica Italiana per girare sui veri luoghi?
Ci hanno aiutato sì. Abbiamo girato gli esterni di fronte al Quirinale, quando qualche anno fa avevano detto di no a Sorrentino per Il divo. Gli interni, invece, li abbiamo ricostruiti a Torino.

Benvenuto Presidente! In uscita il 21 marzo, è distribuito da 01 Distribution
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