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Bentornati Eroi

Batman e Superman sono due icone leggendarie della storia del fumetto americano, qualcosa che supera il fumetto stesso a favore di un riconoscimento che ha più a che fare con la tradizione e la cultura stessa di quel Paese

dc comics foto 5

19.05.2009 - Autore: Stefano S3Keno Piccoli
Per chi ha sempre seguito e letto con affetto le avventure di un personaggio immenso come solo Batman può essere, vederlo abbandonare le edicole italiane verso la fine dello scorso anno è stato decisamente doloroso. Non cè telefilm o grande produzione hollywodiana che sia mai riuscita anche minimamente a reggere il confronto con le sue storie a fumetti, con loscurità che solo quelle pagine riescono ad imprimere a Gotham, con le mille sfaccettature umane che solo la serialità di quelle storie riesce a trasmettere del commissario Gordon (mai giustamente nobilitato dagli altri media), dei diversi protagonisti del G.C.P.D., degli alleati del Cavaliere o dei vari criminali di turno, consegnandoci in più casi figure modellate a tutto tondo. I supereroi della Marvel sono forse più super (primi tra tutti gli X-Men), quelli dei vari studi di produzione Image sono forse più cool, le sempre più numerose tipe svestite & svalutate che nascono come funghi nel comicdom statunitense sono forse più hot tuttavia Batman e, probabilmente ancor più di lui, Superman sono due ICONE leggendarie della storia del fumetto americano, sono qualcosa che supera il fumetto stesso a favore di un riconoscimento che ha più a che fare con la tradizione e la cultura stessa di quel Paese, e se lUomo di Krypton spesso ci ha ammorbati con i suoi esagerati poteri e i suoi ideali da boy scout, il Pipistrello di Ghotam City riesce ancora oggi nel 2001 ad essere un personaggio attualissimo e dinamico, con un carisma ed uno spessore spesso inseguiti ed invidiati da chiunque si cimenti con il genere supereroistico. Eppure, aldilà di qualsiasi elogio (anche partigiano) che si possa tessere a questo personaggio, il pubblico italiano sembra non apprezzarlo particolarmente, e se la Play Press Publishing (da tutti considerata un po la DC Italia) ha infine deciso di relegare Batman & Superman al solo circuito delle librerie specializzate, evidentemente è una questione di numeri (bassi) che non davano più ragione alla loro presenza in edicola. Di certo lascia perplessi la sopravvivenza di altre testate supereroistiche in questo difficile mercato, perché con la sola eccezione di Marvel Italia, che può anche permettersi passivi notevoli esistono albi mensili di case editrici che, come la stessa Play Press, sono pubblicati da aziende dietro alle quali cè semplicemente un uomo/editore/imprenditore che tutti i mesi deve necessariamente fare i calcoli con il bilancio (o al massimo con un paio di soci!). Ma torniamo a Batman e al DC Universe; se da una parte possiamo anche rammaricarci che i loro albi non si troveranno più in edicola, dallaltra non possiamo che ammirare la tenacia con la quale lEditore romano si sforzi di trovare una soluzione concreta, credendo nella qualità di questi fumetti, credendo nella nicchia dei lettori che negli anni hanno dimostrato la loro fedeltà, credendo in un progetto editoriale che giocoforza necessitava comunque di qualche aggiornamento In verità la rivoluzione delle librerie da parte della Play per quanto riguarda i personaggi DC era già cominciata lanno scorso, perché esclusi proprio Batman e Superman, tutti gli altri suoi protagonisti erano comunque stati dirottati verso quel tipo di distribuzione e in formato volume (trade paperback); ora questo processo è giunto alla sua fase finale e lintera linea fumetti della Play Press (che sappiamo tutti operare in altri mercati ben più redditizi) è in libreria. Non è nostra intenzione entrare ora nel merito delle questioni che questa operazione editoriale implica in quanto tale (a cominciare dalla tiratura più bassa, la qualità che un prodotto da libreria impone e lovvio aumento dei prezzi di copertina), quanto cercare di cogliere il buono che ne verrà, soprattutto in termini di letture Terminata con il 3° volume Batman: Vittoria Oscura (di Jeph Loeb e Tim Sale), arriva il vero e proprio primo numero del nuovo Batman, ovvero Batman Detective Comics TP1, che contiene i numeri dal 746 al 791 della collana omonima originale. Più che un trade paperback travestito da volume (cosa che può capitare raccogliendo semplici episodi di un mensile regolare) questa prima uscita - grazie alla validità degli autori (Rucka, Martinbrough, Hester, Rosado, Watkiss e Mitchell), allo stile tra lunderground ed il cartoon del disegno e soprattutto alla splendida bicromia dei colori supera a pieni voti ogni giudizio, anche a livello di packaging, grafica e stampa. Ma oltre a Batman (Fuorilegge in uscita a Maggio, Il calice e Le Leggende a Luglio), a Superman, alla JLA, ai Titani e la Young Justice, le tre vere chicche del calendario playpressino dei prossimi mesi sono Starman (9° volume in uscita a fine Maggio, a cui prestissimo dedicheremo special & profilo), lo spassoso Hitman (TP3 appena uscito, TP4 previsto per fine giugno) di quello stesso Garth Ennis che oltre a Preacher è riuscito nellardua impresa di farci leggere e piacere per la prima volta il Punitore, e a parecchio tempo di distanza dalluscita del primo volume, il ritorno di Transmetroplitan di Warren Ellis, forse la decisione più rischiosa tra le scelte sul materiale da pubblicare, ma che - in unottica che vuole andare oltre alla commerciabilità o meno di un prodotto non può che farci piacere, perché è comunque un buon segno per il fumetto di qualità. Bentornati eroi
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