Benedetto Carlo!

Don Carlo Mascolo ha passato dieci anni in Africa, si può dire che ha visto di tutto: povertà, malattie, disagi di ogni tipo ma, come ci dice Verdone: “Anche un’immensa dignità. Caratteristica che non si addice più, purtroppo, al nostro Paese”. Io, loro e Lara, scritto, diretto e interpretato da Carlo Verdone è la storia di un prete che, travolto dai dubbi della fede, decide di far ritorno in Italia per trovare conforto presso i suoi superiori e, soprattutto, fra i suoi famigliari.

Invece, il nostro Don Carlo Mascolo viene travolto da una serie di nuovi ‘mostri’, pieni di problemi e assolutamente indifferenti ai suoi. Il padre vedovo ha sposato la badante ucraina, la sorella trema per l’eredità, il fratello è cocainomane e Lara (Laura Chiatti), misteriosa ragazza dalla doppia vita, si vende in Rete con la webcam. Cercava pace Don Carlo e trova l’occidente con i suoi vizi, nevrosi, rancori, questioni economiche e furori razzisti.

“Questo è un film a cui tengo moltissimo – ci dice Verdone – nel senso che il mio Don Carlo è una persona seria, un prete in crisi, non una macchietta come ho fatto nel passato. A nessuno, a cominciare dai suoi famigliari, gli interessa minimamente di lui. Sono troppo presi da loro stessi, come lo è tutta la nostra società. In Io, loro e Lara si ride tanto ma spero anche di suscitare dei pensieri all’uscita della sala. Siamo razzisti, mitomani, addormentati sulle cose più importanti. I Reality, la paranoia di Facebook, massima visibilità e massima solitudine. Trovo sia uno dei periodi peggiori per la società occidentale e quando Don Carlo dice: “Ma quasi quasi si stava meglio in Africa”, ovviamente è una provocazione. Che cela, però, delle verità”.

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Le foto del film