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Bello e insolente

Gabriel Garko: un metro e novanta di fisico scultoreo. Di una bellezza insolente. Occhi verdi incorniciati da lunghi capelli castani con qualche colpo di sole biondo.

Bello e insolente

14.03.2003 - Autore: Francesca Camerino
Lo vediamo tutti i giovedì nella fiction Il bello delle donne che volteggia tra una storia damore e laltra. Tutte le protagoniste desiderano fare con lui..... almeno una passeggiata. E di questi giorni la notizia che tra breve inizierà le riprese del nuovo film di Tinto Brass Angelo Nero accanto ad Anna Galiena nel ruolo di Helmut Schultz, un ufficiale tedesco. Un metro e novanta di fisico scultoreo. Di una bellezza insolente. Occhi verdi incorniciati da lunghi capelli castani con qualche colpo di sole biondo. Gabriel nasce ventisette anni fa, quasi ventisette ci tiene a precisare, e debutta nel mondo dello spettacolo come protagonista maschile, accanto a Francesca Dellera, nel cortometraggio Troppo Caldo. Recita in vari mini serial televisivi che riscuotono notevole successo e nel 1997 è testimonial di una pubblicità per un gestore di telefonia mobile. Il primo spot lo gira accanto ad Alessia Marcuzzi e il secondo, nel 1999, lo gira come protagonista accanto a Megan Gale. Nel 1999 è stato anche l\'unico attore italiano ad essere inserito nel calendario di Max. Al cinema recita in Paparazzi mentre per la televisione interpreta \"Una donna in fuga\", \"La villa dei misteri\", \"Villa Ada\", \"Occhi verde veleno\". E\' tuttora sugli schermi cinematografici nel ruolo drammatico di Ernesto de \"Le fate ignoranti\", film di Ferzan Ozpetek.   Secondo te perché tanto successo di audience per Il bello delle donne?   G.G.: Così a bruciapelo? Penso perché si tratta di una storia semplice di persone che raccontano storie e problemi reali, ritrovabili nella vita di tutti i giorni. Penso ci possa essere una sorta di identificazione in ogni personaggio.   E del personaggio che interpreti, Bobo, che ne pensi?   G.G.: E un personaggio negativo e spero che in questo caso nessuno si identifichi con lui. E un giovane privo di responsabilità, viziato, per lui è meglio dare importanza ad una bella macchina piuttosto che ai sentimenti. Bobo, più che essere innamorato delle sue partner, è innamorato di se stesso. Quando gli si pongono di fronte i problemi la fuga, per lui, è la soluzione più giusta.   Che effetto ti fa recitare su di un set fatto di sole donne?   G.G.: Si lavora bene. Ero preoccupato pensando di dover lavorare con attrici tutte famose ma in realtà sono stato bene con loro e mi sono anche divertito.   Hai già parecchie esperienze nel mondo dello spettacolo.   G.G.: Sì. Ho iniziato come attore di un cortometraggio. Ho fatto televisione, pubblicità ma non ho fatto assolutamente il modello, ci tengo a precisare. Molto spesso i registi mi incontrano rivolgendosi a me come se lo fossi stato. Mi infastidisce molto.   Era nei tuoi programmi lavorare nel mondo dello spettacolo o è stato un caso?   G.G.: Non è stato un caso, era nei progetti fare cinema e comunque fare lattore è sempre stato il mio desiderio.     Qual è il tuo sogno?   G.G.: Lunica cosa che desidero è che vengano fuori i frutti di ciò che ho seminato fino adesso. Le soddisfazioni che ho avuto sono abbastanza ma mi piacerebbe qualcosa di più.   Cosa pensi un attimo prima che si accendano le telecamere?   G.G.: Non penso più a nulla. Penso solamente al personaggio e alla parte.   Progetti?   G.G.: Parecchi e non solo televisivi ma non mi piace parlarne prima che vengano realizzati.    
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