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Baudo verso Sanremo
"L'intrattenimento deve alzare la qualità della televisione, il pubblico oggi è molto più attento ed ha bisogno di qualcosa di più consistente". E' quanto afferma Baudo a proposito del successo di "Novecento

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
\"L\'intrattenimento deve alzare la qualità della televisione, il pubblico oggi è molto più attento ed ha bisogno di qualcosa di più consistente\". E\' quanto afferma Baudo a proposito del successo di \"Novecento\" ma, a ben guardare, si intuisce una sua implicita critica a quello che è diventato oggi il varietà televisivo. \"La TV è diventata usa e getta - aggiunge - e spesso è un errore, certe cose andrebbero approfondite. Ecco, se lasci due o tre concetti al pubblico, hai già fatto qualcosa di cui andar fiero\".
Ed è ovvio che Baudo sia più che orgoglioso del risultato raggiunto con questo programma che, partito nella fascia pomeridiana, si è conquistato la prima serata offrendo a Raitre ascolti ben superiori alle attese. Ed il successo, forse, va ricercato anche altrove. \"Agli ospiti non richiediamo grandi performance - commenta - e certo non chiediamo di ballare o cantare, è tutto molto più rilassante\". Ma a Pippo Baudo, come è noto, non piace dormire sugli allori ed eccolo già alle prese con un nuovo progetto altrettanto impegnativo destinato ad andare in onda su Raitre dopo Sanremo. Lo aveva già annunciato il direttore della rete Cereda in occasione del Prix Italia tenutosi a Bologna, ma Baudo corregge il tiro. \"Non sarà un talk-show, assolutamente. Il nuovo programma sarà uno sguardo sulla tv di oggi\". Non manca, inoltre, una frecciata a Mediaset: \"Non posso dire di più perchè ormai siamo clonati anche quando non parliamo\". Chi parla, invece, è il consigliere d\'amministrazione della Rai Giampiero Gamaleri:\"Pippo Baudo e Piero Angela sono due pilastri della cultura in tv. La loro è una vera missione nell\'ambito del servizio pubblico\". Baudo ascolta, tace e sorride. Anche se lo aspettano 14 puntate in diretta ogni lunedì sera, i suoi pensieri vanno al Festival di Sanremo che, come è noto, lo vedranno nel duplice ruolo di presentatore e direttore artistico.
Spetta a lui, insomma, far riemergere dagli abissi il Titanic della canzone italiana affondato dalla Carrà e soci. \"C\'è un grande fermento all\'interno della discografia - dichiara Baudo - si avverte una grande voglia di tornare a Sanremo come qualche anno fa. Nessuna restaurazione, per carità, tanto è vero che abbiamo appena abolito gli ospiti italiani\". Ma non è tutto. Baudo, infatti, annuncia: \"Abbiamo quasi firmato un protocollo con l\'industria discografica per assicurarle un aiuto. Oggi vive un momento molto difficile, i costi sono saliti tantissimo. Ecco, Sanremo e la Rai hanno il dovere, nel ruolo di servizio pubblico, di aiutare le case discografiche dando spazio ai veri cantanti\". Quanto al Dopofestival, non c\'è ancora nulla di certo nonostante le varie voci che circolano. \"Teo Mammuccari si è autocandidato - conferma Baudo - e in effetti lui è un personaggio divertente ed interessante, ma è ancora presto. Dobbiamo vedere anche cosa decide Giorgio Panariello che per contratto ha un\'opzione sul Festival\". Il comico toscano, però, è appena partito con il nuovo varietà del sabato sera. \"Panariello? Non l\'ho ancora chiamato - spiega Baudo -perchè è giusto che ora si occupi di \"Torno sabato...la lotteria\", è uno show molto impegnativo. Adesso si sta sottoponendo a un tour de force, se accettase Sanremo dovrebbe provare in corsa. Vedremo, è ancora presto\". Ma intanto è già partito il toto-valletta: si era già parlato di un ritorno di Lorella Cuccarini sul palco dell\'Ariston, ma su questo Baudo è una sfinge: non conferma nè smentisce. L\'unica certezza è la sua assenza di coinvolgimento nell\'imminente concorso annunciato dal direttore di Raiuno, Agostino Saccà, \"Una ragazza per Sanremo\": in altre parole una fotocopia di Miss Italia (e infatti il concorso è gestito dalla Miren, la società di Enzo e Patrizia Mirigliani) con la differenza che la vincitrice sarebbe votata anche via Internet. Attenzione, però, perchè Pippo Baudo sgombera il campo dagli equivoci: \"Non è detto che la vincitrice di questo concorso debba poi affiancarmi nella conduzione del Festival, sicuramente le troveremo un altro ruolo\". Vuoi vedere che la Rai è in procinto di spendere altri miliardi per un concorso che, gratta gratta, magari rivelerà soltanto una bella microfonista?