
L'ex Lisbeth Salander interpreta qui una madre single, che si trasferisce con il figlio nei sobborghi di una Oslo che grida male di vivere dall'alto dei suoi ordinati e quasi asettici casermoni. Entrambi fuggono da un marito/padre violento, hanno difficoltà a fidarsi del prossimo e devono combattere i loro demoni. Anna è una madre iper-protettiva, che segue il figlio Anders e gli fa la posta fuori da scuola. Nella loro vita entra a un certo punto il commesso Helge, che sembra poterli aiutare a rimettere insieme i pezzi. Ma sotto sotto si agitano verità ancora più terribili dei più terribili tra i maltrattamenti.
“Non mi piacciono i personaggi simpatici e sorridenti. Preferisco le storie oscure e quindi non credo che mi vedrete in una commedia romantica – ha dichiarato l'attrice al Festival di Roma 2011, dove ha vinto il Marc’Aurelio come migliore attrice – Ad esempio in Sherlock Holmes: Gioco di ombre sono una zingara, e gli zingari non sono di solito ben visti”. L'attrice ha anche paragonato il lavoro nelle produzioni europee con quello nei grandi blockbuster, come il già citato Sherlock Holmes e l'atteso Prometheus di Ridley Scott: “Non c'è questa grande differenza. In Sherlock Holmes mi hanno dato spazio per sviluppare il mio personaggio”.

L'interpretazione della Rapace è funzionale al film, e l'atmosfera non manca, almeno nella prima parte. Peccato che, dopo un po', il ritmo inizi a latitare e la noia predomini. I rapporti tra i personaggi sono decisamente quello che tiene in piedi il film, nonché i personaggi stessi, carcasse sofferenti in un mondo lucidamente crudele. La pellicola si ravviva negli ultimi minuti, tramite una serie di colpi di scena ben assestati – pur se già visti – che rimettono in gioco il rapporto tra realtà e illusione e scavano in profondità nei cuori dei protagonisti. Se la parte centrale non fosse così stagnante, Babycall sarebbe un ottimo esempio di come terrorizzare e far riflettere allo stesso tempo, e con pochi mezzi. Così è invece solo un esperimento riuscito a metà.
In uscita il 24 agosto, Babycall è distribuito in Italia da Nomad Film. Qui ne potete vedere il trailer.