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Audiard: "Marion Cotillard, l'attrice perfetta"

Il regista ha presentato a Roma il suo ultimo film, Un sapore di ruggine e ossa

De rouille et d'os - Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts

03.10.2012 - Autore: La Redazione
Dalla prigione de Il profeta, applaudito dalla critica internazionale, all'amore difficile di Un sapore di ruggine e ossa il passo non pare breve. Ma Jacques Audiard, regista francese tra i più apprezzati ed amati al mondo, spiega che il suo nuovo film, ispirato ad alcuni racconti di Craig Davidson, è nato proprio come una reazione alla crudezza del precedente: “Direi che il film è nato per frustrazione mentre giravo Il profeta. Una frustrazione che mi ha provocato il desiderio di spazio, donne e amore. Una cosa che è accaduta prima di leggere i racconti di Craig Davidson ai quali mi sono ispirato”.

Un sapore di ruggine e ossa racconta la storia tra un pugile fallito (Matthias Schoenaerts) e una ex addestratrice di orche assassine (Marion Cotillard) che perde le gambe in un grave incidente. Abbiamo incontrato il regista in occasione della presentazione italiana del film.

E' più difficile raccontare una storia d'amore? E' un processo più problematico?
No, è una cosa che adoro. Non è affatto problematico. L'amore mi interessa davvero: a quale aspetto amoroso siamo legati oggi? Qual è il linguaggio amoroso che utilizzato una volta passata la prima fase? Cosa si dice una coppia dopo la prima notte insieme?

Marion Cotillard è diventata in pochi anni una stella del cinema internazionale. Perché l'hai scelta?
Marion mi commuove spesso al cinema. Lo ha fatto in La vie en rose. Lei riesce a essere molto sensuale, ma anche insolitamente forte. Ci sono tanti attori bravi. Pochi però possono dare vita a un personaggio come fa lei. È davvero perfetta. Quello che mi interessa è portare i miei personaggi in un viaggio in cui la destinazione finale è la riscoperta di loro stessi. Marion all’inizio del film è come una principessa arrogante. Quando la vita la colpisce, lei va incontro a un viaggio di riabilitazione. Un percorso terribile che però la salva

L'hai stressata sul set?
Assolutamente no. È stata lei a fare pressione su di me. E' una cosa che mi piace personalmente quando le donne fanno pressione su di me. Era comunque da tempo che non lavoravo con un'attrice in questo modo su un personaggio femminile così importante. È una cosa che mi ha emozionato tanto.

Quanto ti piace dirigere gli attori?
Non saprei se la parola “dirigere” sia giusta. I cavalli si dirigono! Con gli attori parliamo tanto e ci scambiamo le opinioni. Si cerca comprensione e vogliamo piacerci. A meno che non ti sbagli su un attore, lui diventa una forza propositiva: ti proporrà qualcosa a cui tu non avevi pensato prima. Incarnerà un determinato aspetto che lui vede. Io non sono capace di farlo, per questo non sarò mai un attore.

Perché hai scelto questo progetto dopo Il profeta, un film così diverso?
Perché Il profeta era interamente interpretato da uomini ed era ambientato in una prigione. Questa volta volevo una storia d’amore con spazi luminosi. Una love story ai tempi della crisi.

In uscita il 4 ottobre, Un sapore di ruggine e ossa è distribuito in Italia da BIM. 

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