I telegiornali nelle scorse ore hanno collegato l'attacco all'ambasciata di Libia e l'uccisione dell'ambasciatore Christopher Stevens con un piccolo film, prodotto con un budget ridotto e grazie all'apporto di finanziatori indipendenti, che, visto da alcuni estremisti islamici, li avrebbe spinti a “punire” gli americani per blasfemia.
Il film, il cui titolo è Innocence of Islam, è un biopic di Maometto diretto dallo sconosciuto Sam Bacile e riporta un punto di vista non tanto critico, quanto propriamente accusatorio nei confronti del profeta, visto come un pervertito, un omosessuale e un pedofilo. Bacile, naturalmente, è uno pseudonimo, non risulta su Imdb e non è iscritto ad alcun sindacato di Hollywood. L'autore, che ha ammesso al Wall Street Journal di aver proiettato il film il luglio in California, in un cinema mezzo vuoto, afferma di essere israeliano e di aver raccolto il denaro da cento investitori israeliani, anche se c'è chi pensa che stia mentendo. Dietro al film potrebbero esserci i copti egiziani guidati dal leader anti-musulmano Morris Sadek. In USA, il reverendo estremista Terry Jones, famoso per aver organizzato dei roghi pubblici del Corano, ha supportato il film e ha promesso di organizzarne delle proiezioni.
Le polemiche nel mondo islamico sono sorte quando un trailer doppiato in egiziano ha fatto il giro della rete. In realtà, è stata anche messa in dubbio l'influenza di questo trailer nei fatti dei giorni scorsi, perché gli attentati parevano organizzati e sembrano portare la firma di Al Qaeda, che potrebbe essersi vendicata per l'uccisione del leader Abu Yahya al-Libi, usando il film come specchietto per le allodole.
E qui entrano in gioco gli attori di Innocence of Islam: a quanto pare, Bacile li avrebbe truffati, fingendo di girare un film sull'Egitto antico senza connotati politici o religiosi, doppiando in seguito gran parte del materiale per trasformarlo in un atto d'accusa contro Maometto. “Cast e troupe per intero sono sconvolti e si sentono frodati dal produttore – hanno dichiarato in un comunicato stampa trasmesso da CNN – Prendiamo al 100% le distanze dal film e siamo stati totalmente ingannati a proposito del suo intento. Siamo scioccati dalla drastica ri-scrittura della sceneggiatura e dalle bugie che sono state raccontate a tutti quelli coinvolti. Siamo profondamente rattristati dalle tragedie accadute”. L'attrice Cindy Lee Garcia ha apertamente condannato Bacile, rivelando che il regista le aveva presentato il progetto col titolo di Desert Warriors. La donna ha citato in giudizio il regista, che però attualmente si è dato alla macchia.
Fonte: The Hollywood Reporter


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Attentato in Libia: caccia al film anti-Islam
Si intitola Innocence of Islam ed è diretto da Sam Bacile. Il regista è scappato, gli attori lo denunciano

13.09.2012 - Autore: Marco Triolo