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Aspettando Sanremo 2006

A due settimane dall'inizio del Festival della Canzone Italiana azzardiamo previsioni e illusioni sulla edizione n°56.

Panariello

13.02.2006 - Autore: Paolo Di Caprio
Giorgio Panariello, anchor-man designato da Raiuno, annuncia Sanremo 2006 come un Festival “acciaio e velluto”, futuristico e tradizionale allo stesso tempo, salvo verificare se le definizioni siano rivolte allo show televisivo oppure al piatto musicale offerto. Gli annali del Festival narrano che solo due anni fa Tony Renis proponeva un Sanremo in stile Mtv, con interpreti semi-sconosciuti. Risultato: un vero disastro per gli ascolti della rete.

Festival-game sul modello dell’edizione Bonolis-2005, orfano di una categoria (aboliti, infatti, i simpatici Classici, che ci avevano deliziato lo scorso anno con Arigliano, Califano e Marcella Bella) la kermesse che ci aspetta, in barba al futuristico e al moderno, propone la gara più feroce dei quasi 60 anni di storia: solo 2 artisti per categoria (Uomini, Donne, Gruppi e Giovani) infatti, accederanno alla finale di sabato 4 marzo.

Dopo il clamore per le esclusioni eccellenti di Albano, silurato per il naufragato connubio artistico con la ex moglie Romina Power, della Bertè con il pezzo L’araba fenicia, di Francesco Baccini, di Annalisa Minetti (polemica per la presunta discriminazione dovuta alla cecità dell’artista), sale l’attenzione per il cast in gara.  Molti gli emergenti tra i 18 'Big', voci che circolano da un po’ nell’etere anche senza una notorietà consolidata: Luca Dirisio, Povia, SugarFree, Zeroassoluto. Per la categoria Uomini tornano al Festival Alex Britti, i melodici Ron e Michele Zarrillo, l’intrigante Gianluca Grignani.

Agguerrita gara sul fronte 'Donne', che vede contrapposte due beniamine dei più giovani: Dolcenera e Anna Tatangelo (ancora prodotta da Gigi D’Alessio, quest’anno forte dei testi di Mogol), Simona Bencini ex vocalist dei Dirotta su Cuba, Nicky Nicolai (1° posto tra i Gruppi, 3° nella finale della scorsa edizione) ed Ivana Spagna, che dopo 6 anni di assenza si propone in veste di interprete e non di autrice. Sorprendente il ritorno per la 13° volta di Anna Oxa: proporrà l’originale pezzo Processo a me stessa (testo di Pasquale Panella), del quale già si parla per la ardita fusione di genere operistico-orchestrale e world-music, col quale l’artista consoliderebbe la vena multietnica esibita negli ultimi anni.

Un pezzo di storia è affidata ai Nomadi (la band-cult mancava da 30 anni), in gara nella sezione 'Gruppi', che vede la presenza di artisti riuniti proprio per partecipare al Festival: Mario Venuti & Arancia Sonora, I Ragazzi di Scampia & Gigi Finizio (progetto di D’Alessio-Mogol), e l’inaspettata Noa, cantante israeliana che si esibirà con Carlo Fava & Solis String Quartet. Sul fronte 'Giovani': L’Aura ( un po’ Elisa, un po’ Bjork), Simone Cristicchi, Ivan Segreto, Antonello di “Amici” ed Helena Hellwig, corista di Mango, sembrano i più promettenti sulla carta. Come ogni anno attenderemo la prima serata (27 febbraio) per dare commenti e previsioni più attendibili su artisti e canzoni in gara. Senza dimenticare che se 'Sanremo è Sanremo', in fondo il Festival è sempre una piacevole occasione di gioco…

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