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Artezip
Da lunedì 3 marzo parte su Planete, Artezip una trasmissione frizzante e nuova che ci mostrerà i tesori del patrimonio culturale italiano.

12.04.2007 - Autore: Cecilia Passa
Da lunedì 3 marzo parte su Planete, canale satellitare della piattaforma Telepiù, una trasmissione frizzante e nuova che ci mostrerà i tesori del patrimonio culturale italiano, utilizzando la chiave della semplicità e dellironia.
Artezip propone dal lunedì al venerdì pillole di arte di due o tre minuti distribuite nellarco della giornata, e il sabato e la domenica le cinque puntate in ununica soluzione .
Abbiamo incontrato i due ideatori del programma, Tommaso Strinati storico dellarte e conduttore del format e il regista Francesco Meliciani, per parlare e presentare questo progetto artistico-televisivo che si preannuncia divertente e istruttivo.
Come è nata lidea di Artezip?
F.M. Di solito intorno al mondo dellarte cè sempre una sorta di alone di sacralità che il più delle volte cela solo unipocrisia o ignoranza, aspettarsi dallopera darte il silenzio della contemplazione a volte può essere assurdo.Unopera darte esprime la vita, unidea, la concezione del mondo della persona che lha creata, la visione del modo e la realizzazione materiale di quello che è il pensiero di quelluomo nel momento in cui agisce. Bisognava restituire tranquillità allosservazione delle opere darte. Molte volte i bambini o le persone che non hanno molti strumenti osservano quello che è di fronte a loro senza pregiudizi riuscendo ad esprimere e a dire cose molto più interessanti della maggior parte di professori che parlano di un quadro.
E stato difficile riuscire ad ottenere le autorizzazioni e la collaborazione dei vari istituti culturali e delle Sopraintendenze?
T.S. Non è stato semplice; normalmente cè una tassa che dovrebbe essere pagata, quella cioè della Legge Ronchey. In questo caso ci siamo battuti per evitare questo contributo, sottolineando che la trasmissione è a carattere culturalee che non avremmo venduto nientaltro che i quadri ed i musei stessi dando alla alle persone le informazioni e la possibilità per andarli a vedere. In realtà esiste una clausola per cui si può lavorare nei musei in una forma chiamata esenzione dalla Legge Ronchey, che noi siamo riusciti ad ottenere, e senza la quale non avremmo potuto pensare di realizzare il progetto. Aldilà delle questioni burocratiche ci siamo dovuto scontrare con le realtà dei musei che spesso sono complicate; avendo esperienza personale in diverse realtà museali siamo riusciti ad avere degli ottimi contatti e a divertirci. A proposito colgo loccasione per ringraziare i direttori dei musei, le Sopraintendenze, il personale per laccoglienza e la disponibilità che ci hanno dimostrato.
Quanti e quali sono i musei coinvolti?
T.S. Per ora quelli più grandi: gli Uffizi, la Galleria dellAccademia anche il Giardino di Boboli, a Firenze poi quelli di Napoli , Venezia, Caserta e speriamo Pompei. Adesso abbiamo iniziato con i musei più noti e familiari al pubblico, ci auguriamo nel tempo di riuscire a rivelare realtà straordinarie ma meno conosciute.
Pensate che la televisione possa essere un mezzo possibile per diffondere e commentare larte?
F.M. Sicuramente la televisione è il veicolo adatto per far arrivare il messaggio e i contenuti legati al modo dellarte e della cultura a parecchie persone.
ARTEZIP
Di Francesco Meliciani e Tommaso Strinati
Da lunedì 3 marzo
Dal lunedì al venerdì ore 11.00- 20.55 23.00 01.00
Sabato e domenica ore 20.45