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Arriva ESP, il nuovo Paranormal Activity

I Vicious Brothers firmano "ESP - Fenomeni paranormali", l'ennesimo filmato ritrovato: stavolta seguiremo una troupe di cacciatori di fantasmi

ESP - Fenomeni Paranormali

01.06.2011 - Autore: Marco Triolo
Il sotto-genere horror noto come Found Footage ha trovato ormai un proprio posto nell'immaginario collettivo. Nato con “The Blair Witch Project” nel 1999 (anche se il pioniere assoluto è “Cannibal Holocaust” di Ruggero Deodato), il filone ha preso piede solamente in anni recenti, grazie ai successi di “Paranormal Activity” e “Cloverfield”, capaci di utilizzare l'espediente del “filmato ritrovato” per portarlo a nuovi livelli di spavento e spettacolo. L'ultimo esempio del genere è “ESP – Fenomeni paranormali”, in uscita proprio in questi giorni nelle sale italiane. Diretto dalla coppia di registi noti come The Vicious Brothers, autori di video musicali, “ESP” ha una premessa davvero semplice: un reality show dedito alle storie di fantasmi si imbatte per caso in un fatto autentico. “C’è quasi una fame insaziabile nei confronti di nuove storie di fantasmi – scrivono i registi – Negli ultimi anni, in ambito televisivo hanno iniziato a proliferare una serie di reality-show in tema. Questi programmi sono straordinariamente divertenti, ma nessuno di essi è mai riuscito a raccogliere una prova inconfutabile dell’esistenza dei fantasmi. E se invece uno di questi ci riuscisse?”.

I protagonisti di ESP

Detto, fatto: seguiamo quindi Lance Preston (Sean Rogerson), presentatore del programma omonimo al film, mentre si avventura con la sua troupe (composta da Juan Riedinger e Ashleigh Gryzko) nell'ospedale psichiatrico abbandonato di Collingwood, da anni al centro di voci riguardanti fenomeni inspiegabili. La troupe decide di chiudersi per tutta la notte nell'edificio, ma quando i fantasmi si manifestano davvero, i corridoi si trasformano in un labirinto di terrore da cui sembra impossibile poter fuggire.

Una delle inquietanti presenze del film

La pellicola è stata girata in un vero manicomio abbandonato, l'istituto Riverview nella British Columbia. Un luogo ormai utilizzato per produzioni televisive, ma su cui davvero circolano inquietanti voci, diffuse tra le troupe impegnate a girare sul posto. Un set dunque perfetto per creare la giusta atmosfera, supportata anche da un certosino lavoro di post-produzione avvenuto tra il salotto di casa Vicious e lo studio del sound-designer Vince Renaud (che ha lavorato anche a “District 9”): “Questa enfasi sulla componente realistica – avvertono i registi – è basilare per poter dar vita ad un film horror realmente spaventoso ed efficace, ed è essenziale per riuscire a catturare l’odierno pubblico post-moderno, ormai assuefatto dai media”.

Una scena del film

Se l'elaborazione del girato è stata piuttosto complessa, le riprese sono filate invece lisce: in meno di due settimane, tra il primo e il 13 febbraio 2010, i fratelli Vicious hanno portato a casa il film. Merito di tre giorni di intense prove realizzate nella location, che hanno favorito la nascita della giusta alchimia tra gli attori. Girare su un unico set ha permesso anche di contenere i costi della produzione, finanziata attraverso investitori privati e amici di famiglia. Un film davvero indipendente, dunque. Anche se il formato scelto, che da un lato può aiutare moltissimo quando si gira un horror a basso costo, potrebbe legare eccessivamente a stilemi hollywoodiani risaputi un progetto che, proprio in quanto libero dai controlli degli Studios, avrebbe potuto mirare a qualcosa di più. Eppure, il fascino delle premesse dovrebbe garantire un certo afflusso di pubblico, specialmente in un paese come l'Italia, dove “Paranormal Activity” registra un incasso di sei milioni di euro.

ESP – Fenomeni paranormali” è distribuito nelle sale da Eagle Pictures

Per saperne di più:
Showbiz: Paranormal Activity 3
Il trailer di ESP
La photostory