Il trailer di Argo
Grandi attori, una storia che tiene incollati alla sedia, una bella satira che prende di mira Hollywood e naturalmente una sana dose di emozioni. Cinema hollywoodiano al suo meglio. E' così Argo, terza regia di Ben Affleck incentrata sulla vera crisi di ostaggi in Iran nel 1979 e sul piano organizzato dalla CIA per liberare sei diplomatici nascosti all'interno dell'ambasciata canadese a Teheran. Una strategia bizzarra dei servizi segreti che finsero di girare un film in quei territori, spacciando i sei americani come membri della troupe di un blockbuster hollywoodiano di fantascienza. A guidarli lo stesso Affleck che nei panni dell'agente Mendez sacrifica ogni momento della sua vita per portare avanti questa missione disperata.
Acclamato dalla critica e già marchiato come Oscar contender alla prossima edizione degli Academy Awards, Argo arriva finalmente nei cinema italiani. Ne abbiamo parlato con Ben Affleck:
Ben, pronto per gli Oscar?
(ride) Cerco di non pensare a quello che non posso controllare. Ho già tanto nella mia vita di cui mi devo preoccupare. Mi focalizzo su queste cose.
In Gone Baby Gone eri rimasto dietro la macchina da presa, Argo invece segna la seconda volta in cui ti dirigi da solo. Ti senti più a tuo agio nel farlo?
Sì, sono più fiducioso. Comunque vada, so bene che posso giudicare la mia prova durante il montaggio. Guardo il girato e sono spietato con me stesso, finché non ottengo quello che voglio.
Argo è il primo film che giri fuori da Boston. Ed è una pellicola molto più complessa da girare. Da regista qual è stata la cosa che hai amato di più? E qual è, invece, quella che ti ha più frustrato?
Quello che mi piace è la sensazione di creare qualcosa di interessante: sapere che i temi stanno prendendo vita nella scena che giriamo. La cosa più difficile, invece, è avere atmosfera negativa sul set. Quando la gente discute o litiga, tutto viene intossicato. Ed è difficile fare un bel lavoro.
Hai mostrato Argo al tuo amico Matt Damon subito dopo averlo montato?
Glielo ho mostrato più volte. Ho un gruppo di cari amici che mi danno consigli durante la lavorazione. Persone brillanti come Matt, ma anche come mio fratello Casey.
In Argo racconti una vicenda realmente accaduta. Ricordi quegli anni?
Be' ero molto piccolo. Più piccolo del figlio del protagonista. Però sono tornato indietro ai tempi della mia infanzia: la stanza del ragazzino è proprio come quella che avevo io alla sua età.
All'operazione Argo ha partecipato anche il genio dei fumetti Jack Kirby. Guardando il film si evince la tua passione per i disegni e per i fumetti...
Mi piacciono molto. Li leggo ancora oggi. Ma da piccolo ero fanatico. Oggi amo i fumetti più oscuri che sono i più maturi. E poi sono appassionato di videogiochi, Arkham Asylum è uno di quelli che mi piace sul serio.
Argo, in uscita l'8 novembre, è distribuito dalla Warner Bros.


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05.11.2012 - Autore: Pierpaolo Festa