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Appuntamento a Belleville
Sylvain Chomet alla regia, musiche di Benoit Charesty e Mathieu Chedid, distruzione Mikado per "Appuntamento a Belleville", lungometraggio di animazione in onda mercoledì 22 dicembre su Sky Cinema 1.

19.05.2009 - Autore: Teresa Manuela Plati
Arriva in tv \"Appuntamento a Belleville\" diretto da Sylvain Chomet, lungometraggio di animazione in onda mercoledì 22 dicembre alle 21.00 su Sky Cinema 1.
Un orfano, Champion, cresciuto con una zia amorevole e protettiva, Madame Souza; la compagna, una bici con la quale il bambino dall\'aria spesso malinconica vuole coronare un sogno, partecipare al Tour de France; un cane, Bruno, l\'amico fedele del ragazzo.
E, ancora, tre anziane signore, tre vedettes del music hall della cittadina di Belleville che seguono l\'evoluzione del giovane protagonista. Infine i cattivi: la mafia francese. Quando la passione di Champion lo porta a diventare un atleta professionista pronto ad affrontare la sua sfida, il quotidiano già stravolto dalla suo sogno, viene ulteriormente turbato da un altro fatto: viene rapito dalla mafia. Questo darà il via ad un susseguirsi di gag alternate a situazioni quasi drammatiche.
\"Appuntamento a Belleville\" - lungometraggio di debutto per Chomet, diplomato in Arti Plastiche nel 1982 - ha il gusto per la narrazione lenta, il tratto retrò, l\'ironia di un popolo e la ricerca per il paradosso intelligente, sofisticato, sottile, i ritmi della provincia francese, omaggio del regista ai suoi ricordi di infanzia.
Il genio di Chomet non si risparmia neanche nelle forme di alcuni personaggi come le guardie del corpo che ricordano grandi rettangoli neri, accanto ad altri più simili a caricature dei soggetti che interpretano.
Una scelta voluta dal regista per sottolineare il suo universo poetico nel quale uomini, animali e oggetti hanno tutti la medesima importanza e nessuna: piccoli pezzi di un grande puzzle che si muovono in un universo muto, nel quale i dialoghi sono spesso sostituiti dalle espressioni facciali, corporali e da una colonna sonora ispirata agli anni \'30.
Un meraviglioso racconto ricco di inventiva e di humor che ha spinto nella realizzazione del progetto, oltre ai francesi, anche i canadesi e i belgi con il quale dovranno fare i conti alcune televisioni che hanno snobbato il lavoro del connazionale.
\"Les Triplettes de Belleville\", titolo originale del film, è una voce estranea ai lungometraggi ricchi della più evoluta tecnica digitale e grafica, è un racconto delicato che rispecchia gli occhi di Champion: curiosi, nostalgici, riflessivi.