
S’intitola “Funny People” e arriverà sui nostri schermi dal 16 ottobre, distribuito dalla Universal Pictures. Apatow ci presenta George Simmons (Adam Sandler), comico da palcoscenico che sul curriculum vanta anche una grande carriera hollywoodiana. La sua vita sulla cresta dell’onda, però, crolla nel momento in cui gli viene diagnosticata una rara malattia del sangue. Davanti alla morte, George decide di reagire e rimediare agli errori commessi in passato nella sua vita. Per farlo avrà bisogno di una guida, Ira (Seth Rogen), aspirante comico. Tra i due nascerà una grande amicizia e, quando George scoprirà di essere guarito, tenterà l’ultima delle sue missioni impossibili: riconquistare l’ex moglie (Leslie Mann).

Uscito negli States lo scorso venerdì, il film di Apatow ha decisamente spaccato a metà la critica: il grande Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha lodato con grande ammirazione la performance di Sandler, definendola intelligente e simpatica. “Questa volta Sandler non interpreta il solito ruolo da passivo aggressivo – scrive Ebert – Ma il suo George è uno la cui vita oscilla tra alti e bassi e la performance di dell'attore arriva proprio in profondità”. Kyle Smith del New York Post definisce il film: “Una versione rinnovata di 'All that Jazz', dove al posto di Broadway, c’è il mondo dei comici da palcoscenico. Si tratta di uno dei film più avvincenti dell’anno”. A proposito di Sandler, Smith aggiunge: “la sua performance è vicina alla perfezione”.

Michael Sragow del Baltimore Sun elogia Sandler per aver offerto “una performance che vale una carriera”. Ma Manohla Dargis del New York Times attacca il film per essere fin troppo buono: “La commedia si può fare con un protagonista nei guai, ma non riesce quando c'è uno in pace con sé stesso. Il personaggio di Sandler manca di eleganza e, nella sua performance, scorgete il film rischioso che sarebbe potuto diventare, soltanto se Apatow avesse spinto ulteriormente”. Michael Phillips del Chicago Tribune sta ben attento a non schierarsi: “Funny People è 50 percento buono e 50 percento quasi buono”.

E tra coloro che attaccano, c'è anche Roger Moore dell’Orlando Sentinel che scrive: “Non si tratta di un brutto film, ma piuttosto di un film che vi lascia indifferenti. E nessuna persona che ama divertirsi vorrebbe sentire questa definizione”. Concludiamo col sito RottenTomatoes, la cui summa di recensioni fa schizzare il film al 65% di gradimento. Forse gli americani si aspettavano le solite grasse risate che sarebbero potute scaturire dalla miscela comica Sandler/Rogen. Chissà come se la caverà il film in Europa: riuscirà questa storia di vita e di seconde occasioni perse e ritrovate a conquistare il pubblico?
Per saperne di più
Il trailer e la fotogallery di Funny People