

NOTIZIE
Anni Luce. Italiani in bianco e nero
Un programma innovativo, leggero, d'intrattenimento, che racconta il cinema e l'Italia, dal dopoguerra alla fine degli anni Settanta. Questo è 'Anni Luce', su La7, realizzato con l'Istituto Luce e narrato da Dario Buzzolan.

14.10.2004 - Autore: Rossana Cacace
Su La7, da domenica 17 ottobre alle ore 11.30, il cinema va in televisione. Parte infatti un nuovissimo programma intitolato Anni Luce, sottotitolo: Italiani in bianco e nero.
Realizzato con la collaborazione di Andrea Piersanti dell’Istituto Luce (impegnato nella diffusione di film, documentari, materiale audiovisivo e multimediale e custode di uno dei più vasti archivi mondiali) si avvale della narrazione di Dario Buzzolan(foto), non conduttore per eccellenza, essendo infatti essenzialmente uno scrittore oltre che figlio di Ugo, inventore della critica tv, scrittore e autore del primo sceneggiato trasmesso dalla televisione italiana.
La scelta è stata accuratamente studiata in quanto più che di un classico conduttore il format ha bisogno di una persona che sappia raccontare i filmati proposti. Il punto di forza sono infatti le immagini dei cinegiornali che in dieci puntate, ognuna con lo stesso titolo dei film più famosi e rappresentativi del nostro cinema, vogliono raccontare, con leggerezza e puntualità storica allo stesso tempo, la storia d’Italia seguendo le evoluzioni del costume.
Elisabetta Arnaboldi, che ne è l’ideatrice, ne parla come di ‘un modo interessante e leggero per accompagnare il brunch della domenica’. Tra i temi trattati le vacanze, i grandi magazzini, i trasporti , il luogo di lavoro. Si parte subito con il tema della festa e ‘La dolce vita’, titolo della prima puntata, tratto dal famosissimo film di Federico Fellini, per riassaporare il boom economico degli anni ’60, il clima delle feste di via Veneto a Roma e seguire la nascita di una nuova élite intellettuale, indagando soprattutto gli aspetti meno noti o ancora oscuri.
A supporto c’è sempre uno storico, per non rischiare di falsare i fatti, e spesso anche un sociologo. Attraverso le testimonianze di personaggi più o meno famosi che hanno vissuto l’epoca, si scopriranno soprattutto elementi del quotidiano. Spesso critici d’arte e giornalisti commenteranno i temi delle puntate. E per ricreare la giusta atmosfera sia la grafica che le musiche sono state curate in modo particolare.
Intanto non c’è nessuna voglia di far rimanere Anni Luce un episodio isolato. Se La7 ha iniziato il suo avvicinamento al cinema con ‘ 25a ora – Il cinema espanso’, ci sono già altre idee in cantiere. Tra queste, spiega Piersanti, c’è quella di riproporre il cinegiornale, la breve rubrica cinematografica sugli avvenimenti d’attualità, il precursore del moderno telegiornale. Tempo fà Chiambretti ne realizzò 3 o 4 che furono però visionati solo nell’ambito del Festival del Cinema di Venezia; sembra il caso di riaprire il discorso. Dulcis in fundo bolle in pentola un format dedicato all’enogastronomia, alla riscoperta delle tradizioni. Staremo a vedere...