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Andrew Dominik racconta il lutto di Nick Cave: “Il mio film è stato come una terapia”

Il regista australiano porta a Venezia One More Time with Feeling, documentario 3D sulla realizzazione dell’album Skeleton Tree dei Bad Seeds

One More Time with Feeling

05.09.2016 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Andrew Dominik ha, in un certo senso, “restituito il favore” a Nick Cave, autore delle musiche de L’assassino di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, dirigendo One More Time with Feeling, film che è nato per raccontare la lavorazione dell’album dei Bad Seeds “Skeleton Tree” (in uscita il 9 settembre), ma che si è presto trasformato in qualcos’altro dopo la morte del figlio quindicenne del cantautore australiano. Dominik è stato vicino a Cave e alla sua famiglia, ma ha anche continuato la lavorazione su richiesta dello stesso Cave e deciso che avrebbe girato il film in 3D e bianco e nero.
 
“Ho sempre voluto girare un film in 3D e un film in bianco e nero. Il 3D è un'esperienza coinvolgente, il bianco e nero invece è elegante e distanzia lo spettatore, e mi piaceva il contrasto”, spiega Dominik nel corso dell’incontro con la stampa a Venezia, dove il documentario è stato presentato fuori concorso. “Grazie al 3D una parte della mente si spegne e ti fai influenzare di più dalle emozioni. È un linguaggio diverso: Hollywood converte in 3D film che hanno tagli di montaggio troppo rapidi, mentre con il 3D bisogna immergersi in una situazione a lungo”.
 
Il film è stato come “una terapia”, secondo Dominik, e si addentra in aspetti difficili e molto personali, ma “con Nick ho fatto un patto: gli avrei lasciato tagliare qualunque cosa non gli fosse piaciuta se in cambio mi avesse lasciato girare qualsiasi cosa”. “Nick è due cose – prosegue il regista – un dio, ma anche il ragazzino spaventato al microfono. Entrambi i lati sono veri, ed è questo che lo rende grande. Se fai un film su di lui li vedrai per forza entrambi”.