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American Dad

Una nuova serie animata prende in giro l''american way of life'. Protagonisti un integerrimo agente della Cia, la sua famiglia, un pesce rosso che parla e un alieno che fuma e beve.

American Dad

19.05.2009 - Autore: Rossana Cacace
Il trio costituito da Seth MacFarlane, già autore de I Griffin, Mike Barker e Matt Weiztman ha dato vita ad una nuova irriverente serie animata che prende di mira vizi e difetti della società statunitense.  Il cartoon, intitolato American Dad, ha visto la luce in patria il 6 febbraio del 2005 sulla rete Fox. Presentato in anteprima al Telefilm Festival 2006, è in attesa di collocazione nel palinsesto di Italia1.

Il protagonista si chiama Stan Smith e vive nella cittadina di Langley, in Virginia, insieme alla sua famiglia. Il nostro eroe è un agente della CIA che va particolarmente fiero del suo lavoro anche se non è privo di effetti collaterali: lo rende terribilmente debole di nervi!  Pur di proteggere la sua amata patria, Stan sarebbe disposto a compiere le azioni più estreme e per questo non si separa mai dalla pistola che ha in dotazione. Il codice d’emergenza è posto sul frigorifero e a ogni minimo rumore Stan è pronto a impugnare l’arma e a sparare a destra e a manca.

Ma nella sua vita  la fonte di stress maggiore gli arriva dalla sua famiglia, alquanto bizzarra. Oltre alla moglie Francine e ai figli Hayley e Steve, il nostro si ritrova in casa un pesce rosso di nome Klaus che a differenza dei suoi simili non solo non è muto ma parla tedesco: in realtà si tratta del frutto di un esperimento non riuscito dei servizi segreti. Dulcis in fundo a casa Smith vive anche Roger, un alieno che il capofamiglia ha salvato dall’Area 51 e che tiene ben nascosto da sguardi indiscreti. Il problema è che la creatura è dedita ai vizi umani come il fumo e l’alcol. Riuscirà Stan a non rimanere vittima di un esaurimento nervoso?

La prima stagione del cartoon, prodotto da 20th Century Fox Television, è costituita da 18 episodi della durata di mezz'ora ciascuno. La seconda stagione è in via di preparazione anche se non tutti i giudizi della critica sono stati lusinghieri. Per esempio l’USA Today ha tacciato gli autori di poca fantasia e ha sconsigliato la visione del cartoon a chi ha già visto i Griffin perchè -scrive Robert Bianco-‘se avete visto i Griffin avete già visto anche America Dad’.

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