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Alberto Sordi se ne va ...

Così se ne è andato anche lui. Alberto Sordi, Albertone per gli amici, l'unico, grande, inimitabile interprete della vita italiana prima che protagonista del cinema, della televisione, del varietà e del costume del bel paese.

Alberto Sordi

25.02.2003 - Autore: Paolo Mastazza
Così se ne è andato anche lui. Alberto Sordi, Albertone per gli amici, lunico, grande, inimitabile interprete della vita italiana prima che protagonista del cinema, della televisione, del varietà e del costume del bel paese.   Alberto Sordi è morto questa notte, martedì 25 febbraio 2003. Era nato in Via San Cosimato, nel cuore dellallora popolare quartiere romano di Trastevere il 15 giugno del 1920. Da lì aveva mosso i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, dopo aver abbandonato giovanissimo prima gli studi di ragioneria e in seguito dopo esser stato cacciato dallAccademia dei Filodrammatici per irrimediabili problemi di pronuncia.   Ma è proprio la sua voce, prima ancora che la sua mimica e la straordinaria capacità di calarsi in personaggi e macchiette troppo vere per non essere credibili, a portarlo alla ribalta. Grazie alla Metro Goldwin Mayer diviene così la voce italiana di Oliver Hardy (1938), protagonista assieme a Stan Laurel della celeberrima coppia comica nota in Italia con il nome di Stanlio e Olio. In radio con la RAI nel 1948 porta nelle case degli italiani il suo programma Vi parla Alberto Sordi: qui nascono i compagnucci della parrocchietta prima, le voci di Mario Pio e del Conte Claro che spopolano nellItalia del dopoguerra.   Ma è con Federico Fellini che avviene la consacrazione sul grande schermo. Il maestro lo vuole interprete del suo Sceicco bianco nel 1951 e due anni dopo lo immortala come figlio di unItalia giovane e ricca di contraddizioni nello straordinario I vitelloni.   A partire da quel momento Sordi diviene sempre più lalter ego degli italiani portando al cinema le vite e le storie in commedie agrodolci come Il seduttore, Un americano a Roma, Lo scapolo, Il conte Max (al fianco del suo mentore Vittorio De Sica) prima e poi personaggi sempre più complessi e ricchi di sfaccettature con titoli come La grande guerra (un ritratto dellItalia della I Guerra Mondiale, al fianco di Vittorio Gassman), Tutti a casa, Il mafioso, Il medico della mutua.   La lista dei film interpretati da Albertone Sordi è infinita. In oltre sessantanni di carriera fa di tutto e di più. Lavora con Nanni Loi (Detenuto in attesa di giudizio nel 71), con Comencini (ne Lo scopone scientifico del 1972, assieme a quella che diventerà per un periodo una delle sue partner preferite, Monica Vitti), con Scola, Monicelli, Dino Risi, Cervi, Corbucci.   Sordi è anche regista. Molte le sue pellicole come interprete e autore, fra cui Fumo di Londra (1964), Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966), Un italiano in America (1967), Amore mio aiutami (1969), Polvere di stelle (1973), Finché c\'è guerra c\'è speranza (1974), Il comune senso del pudore (1976), Io e Caterina (1980), In viaggio con papà (del 1982 dove scopre e incorona come suo erede Carlo Verdone), Il tassinaro (1983), Un tassinaro a New York (1987), Misteriosa Gilda (1991).   Il suo ultimo ritratto al cinema è quello, un po triste e malinconico, di Incontri Proibiti del 1998. Al suo fianco Valeria Marini. Non è il suo miglior film, certamente. Ma Alberto Sordi ha dato così tanto e così tanti personaggi a tutti noi italiani che difficilmente potremo evitare di sentirci, da domani, tutti un po più soli.  
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