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Agora: cristiani vs. pagani vs. ebrei

Lo spagnolo Alejandro Amenàbar ci porta nell' Alessandria d'Egitto del 400 per svelare un episodio storico più che mai emblematico e dibattuto che non piace al Vaticano.

Agora

14.04.2010 - Autore: Andrea D'Addio
Su Facebook sono nati gruppi dal  nome “Vogliamo Agora nei cinema italiani”, mentre sono state diverse le interrogazioni di intellettuali e giornali. Il ritardo con cui Agora esce nelle sale italiane, nonostante sia stato presentato circa un anno fa a Cannes, è stato da molti giustificato con l’interferenza forse operata da una Chiesa che pare non abbia gradito il film. La ragione? Basta leggere la trama. Siamo nell’Alessandria d’Egitto tra il IV e V secolo dopo Cristo. Ipazia è una delle donne più influenti della città, insegnante di filosofia, astronomia e matematica. Dalle sue labbra pendono tanti giovani altolocati, ma il suo rifiuto ad essere battezzata diventa il pretesto per i suoi nemici per metterla ai margini della società fino ad un tragico epilogo. Attorno a lei lo scontro tra pagani e cristiani prima, e cristiani ed ebrei dopo, è altrettanto duro e sanguinolento e finisce per coinvolgere l’immenso archivio dell’Agora del titolo. Potere della religione.

Per Alejandro Amenàbar si tratta del secondo film capace di sollevare polemiche con il clero cattolico. Se in Agora si racconta la distruzione di un intero mondo del sapere per colpa di un credo diventato nel passato, anche furia omicida, con Mare dentro aveva dipinto un manifesto sulla comprensione e la necessità di chi preferisce l’eutanasia ad una lenta agonia. Il film in Spagna è piaciuto: tredici nomination ai premi Goya, gli Oscar locali, di cui sette vinti.

Protagonista è una bellissima Rachel Weisz che ha affermato: “Il film è quasi completamente vero, solo il fatto che Ipazia avesse uno schiavo innamorato di lei è un elemento aggiunto per offrire, attraverso un nuovo personaggio, un altro punto di vista sulla vicenda. E’ davvero strano che nessuno abbia mai raccontato questa storia prima”. Nel film, uno dei più costosi del cinema europeo, c’è anche un po’ di Italia. La costumista è quella Gabriella Pescucci già vincitrice dell’Oscar con L’età dell’innocenza.

Agora sarà distribuito nei cinema dalla Mikado, a partire dal 23 aprile.
 

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