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Addio Harry Dean Stanton: il leggendario attore muore a 91 anni

Nel corso di sessant'anni di carriera ha lavorato al cinema e in TV, diretto da maestri come Hitchcock, Scorsese e Lynch

16.09.2017 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Harry Dean Stanton, uno dei leggendari caratteristi americani, è morto a Los Angeles per cause naturali. Aveva 91 anni. Nel corso di sessant'anni di carriera ha lavorato per maestri come Hitchcock, Carpenter, Scorsese e Lynch. Lo avevamo appena visto nel revival di Twin Peaks e in TV lo ricordiamo anche nei panni del profeta Roman Grant nella serie Big Love

Stanton, con qualche eccezione, non ha mai voluto fare il protagonista: "sarebbe troppo lavoro!" - diceva sempre. Quello in cui si era specializzato era "irrompere" in poche sequenze, rubando sempre la scena ai suoi colleghi: come ad esempio i suoi minuti di presenza ne Il miglio verde, dove interpreta un vecchio ergastolano fuori di testa che si presta alle prove con i secondini prima delle esecuzioni ufficiali. 
 
Il primo ruolo da protagonista è comunque arrivato nel 1984 con Paris, Texas di Wim Wenders. Lo ricordiamo anche nel fantathriller Repo Man. Il recuperatore (1984) e nei panni del papà di Molly Ringwald in Bella in rosa (1986). E' stato diretto da Martin Scorsese ne L'ultima tentazione di Cristo (1988). David Lynch lo ha voluto sul set di Cuore selvaggio e nei panni di Carl Rodd in Fuoco cammina con me, un ruolo che è tornato a interpretare nel revival di Twin Peaks. Lynch lo ha anche voluto sul set di INLAND EMPIRE (2006).

Stanton era nato a West Irvine nel Kentucky il 14 luglio 1926: dopo aver servito nella marina durante la Seconda Guerra Mondiale, ha studiato giornalismo all'università. Successivamente si è trasferito in California per iniziare i suoi studi di recitazione. Amico fraterno di Jack Nicholson - è stato il testimone al matrimonio dell'attore nel 1962, e suo coinquilino dopo il divorzio - Stanton fu proprio aiutato dal grande Jack a fare i primi passi nell cinema. Nicholson, infatti, scrisse un ruolo per lui nel western Le colline blu. Era il 1966.
 
Sono tantissimi i film in cui lo ricordiamo: da Nick mano fredda (1967) a Il padrino: Parte II (1974) al western Missouri (dove recitava insieme a Marlon Brando e Nicholson) e naturalmente in Alien di Ridley Scott (1979). All'inizio degli anni Ottanta è stato diretto da Carpenter in 1997 - Fuga da New York (1981) e in Christine - La macchina infernale (1983). Negli anni Novanta lo abbiamo visto in Paura e delirio a Las Vegas (1998) e ancora diretto da David Lynch in Una storia vera (1999). Più recentemente lo ricordiamo anche in This Must Be the Place di Paolo Sorrentino (2011) e in un cameo nel primo Avengers di Joss Whedon (2012).

L'ultimo film interpretato è stato Lucky, un dramma testamento in cui l'attore si "confonde" con lo stesso personaggio che interpreta: un uomo che riflette sulla sua mortalità. 
 
 
 
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