Ennio Fantastichini è morto oggi nel reparto di rianimazione del Policlinico Federico II di Napoli, dove era ricoverato da due settimane. Aveva 63 anni. La morte è arrivata in seguito a complicazioni dovute a una leucemia acuta pomielocitica.
Era uno degli attori più attivi del cinema italiano, un caratterista con una filmografia lunga quattro decenni. Sono circa cinquanta i ruoli che ha interpretato per il cinema e almeno una ventina quelli per per la TV. Fantastischini ha esordito sul grande schermo nel 1982 con Fuori dal giorno, tre anni dopo ha recitato con Mastroianni e Gassman ne I soliti ignoti vent'anni dopo, ma è con Porte aperte di Gianni Amelio che la sua carriera cinematografica ha spiccato il volo: in quel film, tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, era l'assassino Tommaso Scalia, difeso dal giudice interpretato da Gian Maria Volonté che si batteva per fargli evitare la pena di morte.
Lo ricordiamo nei panni di Ruggero Mazzalupi nella splendida commedia Ferie d'agosto di Paolo Virzì, e diretto da Ferzan Ozpetek prima in Saturno contro e poi in Mine vaganti che ha fatto vincere il David di Donatello come migliore attore non protagonista. In TV ha interpretato Giovanni Falcone nella miniserie Paolo Borsellino di Gianluca Maria Tavarelli e più recentemente lo abbiamo visto nei panni del papà di Fabrizio De André nel film Principe libero.
Fantastichini è nato a Gallese, in provincia di Viterbo il 20 febbraio 1955. A quindici anni ha iniziato a recitare a teatro, a venti si è trasferito a Roma per iscriversi all'Accademia d'Arte Drammatica. E' stato uno dei più grandi attori del nostro cinema.
