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Addio al dottor Zivago: è morto Omar Sharif

L'attore egiziano aveva interpretato anche il classico di David Lean Lawrence d'Arabia

Omar Sharif

10.07.2015 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Non dà davvero tregua questa estate 2015: alla lunghissima lista di lutti nel mondo del cinema si unisce ora anche Omar Sharif, un mito del cinema, un gentiluomo di altri tempi. Il figlio dell'attore, Tarek, aveva reso noto da poco che Sharif soffriva di Alzheimer. Nato ad Alessandria d'Egitto nel 1932 come Michel Shalhoub, Sharif è diventato famoso grazie al ruolo di Sherif Ali in Lawrence d'Arabia di David Lean, che gli fruttò una nomination all'Oscar e la vittoria del suo primo Golden Globe.

Da lì in poi gli si aprirono le porte di Hollywood e gli vennero affidati ruoli in La caduta dell'impero romano (1964), Gengis Khan il conquistatore (1965), L'oro di Mackenna (1969). Il secondo Golden Globe lo vinse con l'altro ruolo che ne definì per sempre l'immagine nel mondo, quello da protagonista ne Il dottor Zivago (1965), sempre per la regia di Lean. Ha inoltre interpretato Funny Girl (1968), Linea di sangue (1979), accanto a Audrey Hepburn, Ashanti (1979), con Peter Ustinov, Michael Caine e Kabir Bedi. Nel 1984 è apparso anche nel classico demenziale di Zuker-Abrahams-Zuker Top Secret. Nel 1990 lavorò con Alejandro Jodorowsky ne Il ladro dell'arcobaleno.

Dopo una serie di ruoli in TV negli anni '90, nel 1999 tornò a cinema ne Il 13° guerriero, adattamento di un romanzo di Michael Crichton diretto da John McTiernan, e nel 2003 interpretò l'acclamato Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano, con il quale vinse un premio César. Ultimamente lo avevamo visto in Un castello in Italia (2013) di Valeria Bruni Tedeschi.