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50 sfumature di Sam Taylor-Wood

Finalemente definito il regista di 50 sfumature di grigio dopo l’abbandono di Darren Aronosky e le tante difficoltà.

sam taylor 50 shades

20.06.2013 - Autore: Mattia Pasquini
Non ha fatto a tempo a circolare la notizia che Darren Aronofsky aveva rifiutato l’offerta della regia di 50 sfumature di grigio – ricevuta il mese scorso – per il protrarsi della lavorazione del suo prossimo Noah, che ecco arrivare l’annuncio ufficiale: sarà Samantha Taylor-Wood (o Taylor-Johnson, dal nome del marito Aaron, il Kick-Ass cinematografico) a dirigere il film.

Che continua a vivere una vita piuttosto agitata, quantomeno per quel che riguarda gli interpreti. Senza considerare la battuta dell’autrice E.L. James (pseudonimo di Erika Leonard) su quanto sarebbe stato strano avere Pattinson e Stewart, si è passati da Ryan Gosling a Henry Cavill fino a Alexander Skarsgard, mentre Jake Gyllenhall e James Franco si erano addirittura proposti per il ruolo di Christian Grey.
Come per Anastasia, che avrebbe potuto essere Alexis Bledel, Emilia Clarke, Emma Roberts o  Felicity Jones (ad oggi favorita), ma anche Jennifer Love Hewitt, Ashley Benson, Katie Cassidy, Aubrey Plaza o Mila Kunis...

In compenso, possiamo dare per concluso il lungo travaglio che aveva fatto presagire una regia affidata a a Angelina Jolie (molto accreditata inizialmente) o a Gus Van Sant (che addirittura aveva girato delle scene di test con Alex Pettyfer. All’ipotesi – presto tramontata – di Joe Wright erano poi seguite quelle di Patty Jenkins, Bill Condon, Bennett Miller e, a un certo punto, persino Steven Soderbergh.

La regista londinese è ora attesa da una impegnativa opera seconda (visto che a parte qualche cortometraggio di lei abbiamo solo il bel Nowhere Boy del 2009), impegno che ha così commentato: “Sono eccitata di esser stata investita della evoluzione di 50 sfumature di grigio dalla pagina allo schermo”, aggiungendo che “alle legioni di fan voglio dire che onorerò la forza del libro di Erika e i personaggi di Christian e Anastasia. Sono dentro anche la mia pelle”.

Vediamo se questo passo accelererà la produzione di quello che dovrebbe essere solo il primo capitolo di una trilogia – composta dai successivi Cinquanta sfumature di nero (Fifty Shades Darker) e Cinquanta sfumature di rosso (Fifty Shades Freed) – che si sta dimostrando più impegnativa del previsto per la Universal Pictures che – nelle parole del producer Michael De Luca – conferma di puntare molto su ‘Sam’, “una regista che ha voglia di assumersi rischi e spingersi oltre i limiti”, scelta per la sua “capacità unica di rappresentare relazioni complesse che comprendano amore, amozione e chimica sessuale”.