Il Festival di Cannes riscopre i ‘grandi’ anche se non sono mai stati nemmeno per un attimo dimenticati. Per celebrare il 50° anniversario del film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio, Warner Bros. Pictures presenterà al 71° Festival di Cannes una versione non restaurata del film che ha rivoluzionato la fantascienza e il mondo del cinema.
La proiezione sarà preceduta da un’introduzione di un altro visionario regista: Christopher Nolan.
La proiezione sarà preceduta da un’introduzione di un altro visionario regista: Christopher Nolan.
Dopo il passaggio al Festival il film tornerà nelle sale italiane il 4 ed il 5 Giugno.
Sabato 12 maggio, Nolan sarà inoltre il protagonista di una masterclass, sempre a Cannes, in cui ripercorrerà la sua carriera e analizzerà lo straordinario lavoro di Stanley Kubrick.
Warner Bros. continuerà la celebrazione di questo anniversario in autunno con l’uscita di 2001: Odissea nello Spazio in formato 4K Ultra HD con HDR, anche questo progetto ha visto la stretta collaborazione di Nolan.
Warner Bros. continuerà la celebrazione di questo anniversario in autunno con l’uscita di 2001: Odissea nello Spazio in formato 4K Ultra HD con HDR, anche questo progetto ha visto la stretta collaborazione di Nolan.
Il film del 1968 è riconosciuto all’unanimità come uno dei capolavori assoluti del cinema.
Così la casa di produzione e distribuzione decide di celebrare il film in una nota.
‘2001: ODISSEA NELLO SPAZIO è un conto alla rovescia per il domani, una carta stradale del destino dell’uomo, una ricerca dell’infinito.
È un abbagliante monumento visivo che ha meritato l’Oscar, un’irresistibile interpretazione della lotta dell’uomo contro la macchina, una stupefacente miscela di musica e movimento, un caposaldo così fondamentale, che Steven Spielberg lo considera il Big Bang dal quale ha tratto origine la sua generazione di cineasti. Forse è il capolavoro di Kubrick regista, che ne ha anche steso la sceneggiatura in collaborazione con Arthur C. Clarke; probabilmente continuerà ad entusiasmare, ispirare, incantare intere generazioni. Per cominciare il suo viaggio nel futuro, Kubrick visita il nostro passato di pitecantropi ancestrali; poi, con uno degli stacchi più fantasmagorici mai concepiti, balza in avanti di millenni fino alla colonizzazione dello spazio; infine proietta l’astronauta Bowman (Keir Dullea) in zone siderali inesplorate, forse fino al regno dell’immortalità. Apri i portelli, HAL. Lasciate che l’inquietante mistero di un viaggio diverso da tutti gli altri abbia inizio.’
È un abbagliante monumento visivo che ha meritato l’Oscar, un’irresistibile interpretazione della lotta dell’uomo contro la macchina, una stupefacente miscela di musica e movimento, un caposaldo così fondamentale, che Steven Spielberg lo considera il Big Bang dal quale ha tratto origine la sua generazione di cineasti. Forse è il capolavoro di Kubrick regista, che ne ha anche steso la sceneggiatura in collaborazione con Arthur C. Clarke; probabilmente continuerà ad entusiasmare, ispirare, incantare intere generazioni. Per cominciare il suo viaggio nel futuro, Kubrick visita il nostro passato di pitecantropi ancestrali; poi, con uno degli stacchi più fantasmagorici mai concepiti, balza in avanti di millenni fino alla colonizzazione dello spazio; infine proietta l’astronauta Bowman (Keir Dullea) in zone siderali inesplorate, forse fino al regno dell’immortalità. Apri i portelli, HAL. Lasciate che l’inquietante mistero di un viaggio diverso da tutti gli altri abbia inizio.’