The Raven

The Raven - Locandina

Baltimora, XIX secolo. Quando una madre e sua figlia vengono ritrovate brutalmente assassinate, il detective Emmet Fields fa una scoperta sorprendente: il delitto assomiglia a un omicidio descritto fin nei minimi dettagli in un racconto dello scrittore emergente ed emarginato Edgar Allan Poe. Ma proprio mentre Poe viene interrogato dalla polizia, viene commesso un altro omicidio ispirato a una sua storia. Rendendosi conto che c'è un pazzo omicida a piede libero, che utilizza i racconti di Poe come ispirazione, Fields chiede l'aiuto dell'autore per fermarlo.

VALUTAZIONE FILM.IT
TITOLO ORIGINALE
The Raven
GENERE
NAZIONE
Stati Uniti
REGIA
CAST
SITO UFFICIALE
DISTRIBUZIONE
Eagle Pictures
DURATA
111 min.
USCITA CINEMA
23/03/2012
ANNO DI DISTRIBUZIONE
2012

Edgar Allan Poe con le fattezze di John Cusack, barbuto, gonfio e abbastanza legnoso. Se da una parte si apprezza il coraggio dell'attore di accettare la sfida nell'interpretare una delle più grandi icone gotiche mai esistite, dall'altra vederlo sempre più in ruoli che non gli appartengono è una cosa che indebolisce la sua immagine, avvicinandolo vertiginosamente a quella di Nicolas “proponetemi qualunque ruolo” Cage.

Il Poe di “The Raven” è stanco e sottotono. È interessante la scelta di piazzare lo scrittore in mezzo a un'indagine, braccato da un serial killer che usa le sue storie come modus operandi. Ma la trama diventa presto meccanica nel tentativo di giustificare la morte dello scrittore. Il film di James McTeigue gira a vuoto, copiando abbastanza da “From Hell”. Funziona meglio sulle atmosfere, con un'affascinante Budapest che “interpreta” la Baltimora di fine Ottocento. Poe, all'inizio depresso e alcolizzato, viene schiacciato in dieci minuti da una trama che lo trasforma in innamorato, pronto a fare la proposta alla sua bella interpretata da Alice Eve, colei che naturalmente qualche minuto dopo finisce tra le grinfie dell'assassino.

Il grande problema del film è proprio l'essersi misurati con un'icona come Poe, per poi averlo tratteggiato sullo schermo come una macchietta. Il suo talento e la sua genialità vengono fuori in pochi e brevi momenti. Con un serial killer non troppo lontano dall'enigmista di “Saw”, “The Raven” non punta nemmeno sul whodunit, sebbene la rivelazione finale non sia poi così scontata. Rimane Brendan Gleeson che, come sempre, ce la mette tutta. Perfino in un piccolo ruolo.

di Pierpaolo Festa